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L’Inter ha chiuso ieri un mercato da protagonista. Senza dubbi il migliore del post Triplete. Pur senza la ciliegina Modric, Piero Ausilio ha concluso una campagna di rafforzamento che ha lasciato stupiti tutti gli addetti ai lavori.
C’è un dato che testimonia il capolavoro della dirigenza nerazzurra: il saldo praticamente nullo tra entrate e uscite. Se si pensa che l’Inter ha dovuto fare i conti con i paletti imposti dalla Uefa per il Fair Play Finanziario, l’operato di Ausilio e Gardini acquisisce ancora più valore.
Come riporta Calcio&Finanza, “l’Inter ha chiuso la sessione estiva del calciomercato 2018-2019 , con l’acquisto, tra operazioni a titolo definitivo e prestiti di 7 giocatori (Nainggolan, Martinez, Vrslajko, Politano, De Vrij, Asamoah e Keita), a cui si aggiunge il rientro di Federico Dimarco, riscattato dal Sion.
Degli otto nuovi acquisti, sono state tre le operazioni a titolo definitivo: Nainggolan, pagato 38 milioni alla Roma, e Lautaro Martinez, pagato 16 milioni al Racing de Avellaneda, come reso noto dal vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti, oltre al riscatto di Dimarco dal Sion. “Per Martinez abbiamo dato al Racing 16 milioni di euro, più bonus”, come dichiarato dallo stesso ex numero 4 dell’Inter.
Delle altre operazioni in entrata, due sono acquisti a “parametro zero” (De Vrij e Asamoah), mentre 3 sono prestiti. Si tratta di tre prestiti onerosi, con un primo pagamento alto: per Vrsaljko 6,5 milioni (riscatto a 16,5 milioni), per Politano 7 milioni (riscatto a 20) e per Keita 5 milioni (riscatto a 34 milioni)”.
Calcio&Finanza continua l’analisi spiegando che “la società nerazzurra ha messo a segno, tra cessioni e prestiti (con e senza obbligo di riscatto), l’uscita di 14 calciatori: Kondogbia, Santon, Valietti, Bettella, Eder, Carraro, Odgaard, Zaniolo, Nagatomo, Biabiany, Radu, Puscas, Bardi e Pinamonti. Affari che non tutti avranno impatto sul bilancio 2018/19.
Uscite che, almeno sulla carta, potrebbero aumentare considerato che alcuni mercati, come la Spagna e la Germania, sono aperti fino al 31 agosto. In uscita c’è, ad esempio, anche Joao Mario.
La maggior parte delle cessioni più onerose è infatti avvenuta prima del 30 giugno 2018, in modo da poter inserire le plusvalenze nel bilancio 2018. Tuttavia, una parte degli effetti positivi a livello contabile si potrà verificare nel bilancio al 30 giugno 2019. Come ad esempio il risparmio dell’ingaggio e della quota di ammortamento per l’anno.
Da un punto di vista contabile le operazioni in uscita dovrebbe avere, un impatto positivo per circa 27,5 milioni di euro per il bilancio 2018/19.
A questa cifra ci si arriva sommando le plusv/minusvalenze realizzate. Come l’incasso dai prestiti, il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per tutti i giocatori usciti dalla rosa nerazzurra.
Per quanto riguarda invece le plusvalenze realizzate entro il 30 giugno 2018, la società nerazzurra ha potuto incassare un guadagno di circa 35,2 milioni di euro.
Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2018-2019 del calciomercato dovrebbe tradursi in maggiori costi per circa 43,5 milioni di euro. Un deficit che sarà essere pareggiato, tuttavia, dall’aumento di ricavi previsto dalla partecipazione alla Champions League. Oltre che dall’aumento previsto dei ricavi da diritti tv in Serie A.
Fonte: Calcio e Finanza