Nainggolan è ormai fuori dal 18 luglio, quando durante un’amichevole contro il Sion, uscì pochi minuti dopo l’inizio del match per un fastidio muscolare. Fastidio che lo sta tenendo fuori dal campo da, ormai, più di un mese. Lui però vuole tornare subito ad aiutare i suoi compagni, soprattutto dopo la clamorosa sconfitta di ieri contro il Sassuolo.
Lo ha confermato lui stesso attraverso un post apparso sui suoi canali social: «Sto cercando di esserci la prossima». Un messaggio chiaro. Dalle colonne di Tuttosport invece si legge di una marcata prudenza da parte di Luciano Spalletti e dello staff medico nerazzurro.
Secondo il quotidiano torinese, infatti, si legge che il belga sarebbe stato vittima di un altro problema fisico nella fase di recupero. Non una ricaduta, ma quasi. Problema che ha notevolmente allungato il periodo di recupero, inizialmente stimato in un paio di settimane. Spalletti quindi non vuole rischiare di perdere il suo pupillo per tanto tempo e preferisce non utilizzarlo ora piuttosto che in stagione inoltrata, quando le sfide saranno davvero decisive.
Nainggolan rappresenta una sorta di unicum nella rosa nerazzurra. Non ci sono, infatti, calciatori con le sue caratteristiche. I suoi frequenti problemi fisici però, costringono Spalletti a trovare un sostituto. L’utilizzo di Lautaro alle spalle di Icardi sarebbe sconsigliabile. Giocare con il 4-4-2 nel 2018 potrebbe essere parecchio controproducente. E’ un modulo ormai caduto in disuso, del quale si conoscono perfettamente pregi e difetti.
Per rimanere al 4-2-3-1 quindi, occorrerà provare altri calciatori. Uno è Brozovic, con l’inserimento di Gagliardini a centrocampo. Un altro è Borja Valero, che nel corso della passata stagione è stato spesso impiegato in quel ruolo. L’ultima possibilità è Joao Mario. Se il portoghese dovesse, alla fine, rimanere, potrebbe essere lui l’uomo giusto da schierare alle spalle di Icardi. Sempre che Spalletti riesca nell’impresa di ritrovare il giocatore.