Soltanto qualche giorno fa sembrava che Modric avesse contattato l’Inter perché era la squadra nella quale sognava di giocare da bambino e perché ci giocano attualmente tre suoi compagni di nazionale. Ieri il colpo di scena: lo stesso giocatore ha definito, commentando un post su Instagram, “la più grande sciocchezza della storia” la ricostruzione fatta da Don Balon che scagionava la società nerazzurra, e apparsa su più quotidiani, italiani e spagnoli.
Insomma, una querelle ricca di colpi di scena che la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha provato a ricostruire. Partiamo da un fatto: Ausilio voleva regalare Modric a Spalletti. Sin dalle prime battute di questa vicenda, si è detto che a contattare il ds nerazzurro è stato l’entourage del calciatore, che ritevena il suo ciclo al Real chiuso e che aveva voglia di una nuova esperienza.
L’Inter, impossibilitata a fare offerte al Real, ha aspettato che Modric si liberasse, ricordando a Perez la promessa che gli aveva fatto di liberarlo a 0. Niente di tutto questo è accaduto e, alla fine, il croato è rimasto a Madrid e Ausilio, invece, è rimasto con un pugno di mosche in mano.
La smentita di Modric è arrivata per un motivo ben preciso, secondo la Gazzetta dello Sport. Ha smentito di aver contattato l’Inter per cercare di ricucire lo strappo con Florentino Perez, che gli ha promesso anche un cospicuo aumento dell’ingaggio. Con questa smentita vuole porre, inoltre, la parola fine a questa telenovela che si è protratta dal 31 luglio fino al 17 agosto.
Atteggiamento anche comprensibile, considerando il fatto che il croato non si è mosso e che quindi deve “rifarsi una vita a Madrid”. I tifosi pare lo abbiano già perdonato. Florentino ancora no.