L’Inter è uscita sconfitta dal Mapei Stadium domenica sera, e a preoccupare di più è stato l’atteggiamento visto in campo e il livello della prestazione offerta. Il Corriere della Sera è tornato sulla gara, analizzando quanto visto. L’aspetto più preoccupante a detta del quotidiano risiede nel fatto che si è rivista l’Inter fragile di qualche tempo fa. Quella che non sa reagire alle difficoltà, che perde con facilità le proprie certezze e convinzioni.
Non hanno aiutato poi le parole del tecnico, che ha cercato nell’arbitro e nelle difficoltà del campo degli alibi per giustificare la debacle. Per questo Spalletti ha deciso di riunire la squadra, per analizzare quanto accaduto e mettersi immediatamente sui binari che portino ad un’immediata reazione.
“Il giorno dopo la sconfitta il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra ad Appiano Gentile. Non una strigliata, più la voglia di analizzare insieme gli errori e scongiurare il pericolo di farsi assalire e trascinare nel vortice dell’insicurezza. Keita, tra gli ultimi arrivati, ha compreso il messaggio: «È appena iniziato, forza Inter». Doversi però rialzare dopo una giornata non era in preventivo e non è piaciuto neppure a Steven Zhang, figlio del patron di Suning. Non ha funzionato quasi nulla, non il modulo troppo leggibile, non tre dei quattro nuovi schierati all’inizio (De Vrij, Politano, Lautaro) con Asamoah unico a salvarsi, non la condizione atletica di una squadra apparsa ancora in rodaggio”