Rabbia e delusione nei giocatori nerazzurri, i dettagli
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Era di pessimo umore Antonio Candreva a Reggio Emilia.
Per la sconfitta con il Sassuolo, certo. Ma pure per le scelte chirurgiche di Luciano Spalletti che hanno escluso Canderva dal match.
Dopo aver spedito in campo a inizio ripresa Ivan Perisic (e ci sta), gli ha preferito Keita (con nelle gambe una manciata di allenamenti in nerazzurro) e addirittura Karamoh che era stato a un passo dal Parma prima del niet dell’interessato che ha fatto arenare una trattativa già di per sé complicata dal fatto che il francese è ancora formalmente all’Inter in prestito dal Caen.
Candreva umiliato, non meritava questo trattamento
L’ex laziale, nonostante abbia svolto tutta la preparazione sin dal primo giorno di ritiro, si è trovato ultimissimo nelle gerarchie se è vero che, all’occorrenza, pure Asamoah (come accaduto ieri nel primo tempo) può fare l’esterno alto a sinistra.
Il mercato è ancora aperto ma Candreva vuole l’Inter
Una prospettiva non esattamente edificante per chi, con l’arrivo sulla panchina della Nazionale di Roberto Mancini dovrà pure difendere il posto in azzurro.
Facile pensare che le decisioni di Spalletti siano state avallate dalla società: in molti paesi – tra cui Francia, Spagna e Germania – il mercato è ancora aperto e Candreva è un giocatore che l’Inter vuole piazzare anche perché alleggerirsi del suo ingaggio che costa al club quasi sei milioni (si ragiona sul lordo, ovviamente) a stagione.
In tal senso, appare esplicito l’invito nel valutare con grande attenzione l’offerta del Monaco che avrebbe volentieri concluso una doppia operazione riguardante Keita, quest’ultimo arrivato comunque all’Inter.
Candreva che, tra l’altro, aveva pure firmato l’ultima vittoria nerazzurra con il Sassuolo: era il 18 dicembre 2016, allenatore Pioli.
Altro deluso nerazzurro è Joao Mario, escluso e sul mercato
Reggio Emilia non c’era per un affaticamento e – in linea teorica – Joao Mario il 1° settembre dovrebbe essere altrove. Magari in Liga (c’è il Betis che però ha puntato Rafinha…) oppure in Bundesliga (Schalke).
Qualora non dovesse partire, il portoghese potrebbe essere una risorsa in più visto che in mezzo al campo le soluzioni certo non abbondano per qualità.
E Spalletti, che in pre-campionato non l’ha certo emarginato, potrebbe anche provare a riportare Joao Mario al centro dell’Inter. Lucio, come sa bene Dalbert, non nega una chance a nessuno