Spalletti a caccia di alibi, ecco cos’è successo in Sassuolo-Inter
Indice dei contenuti
- 1 La caccia agli alibi è sintomo di debolezza, ecco cosa è successo nel match contro il Sassuolo
- 2 Sassuolo-Inter tutta colpa di Spalletti
- 3 Spalletti e gli errori in campo, modulo sbagliato?
- 4 Magnani il migliore in campo del Sassuolo
- 5 L’Inter deve lavorare molto per agguantare le Juventus
- 6 Ora pensiamo al Torino e al debutto a S.Siro
La caccia agli alibi è sintomo di debolezza, ecco cosa è successo nel match contro il Sassuolo
Ci spieghi Spalletti come l’Inter, considerata la prima rivale della Juventus, sia riuscita nell’impresa di giocare malissimo a Reggio Emilia e lasciare la vittoria al Sassuolo.
Troppo facile addossare le colpe d’una prova così scialba, quasi menefreghista, al terreno infame, all’arbitro disattento o, che so, all’umidità.
Meglio andare alla ricerca dei motivi che hanno provocato la sorprendente mazzata dopo lo scintillante mercato e le amichevoli di buona fattura.
Sassuolo-Inter tutta colpa di Spalletti
Mai come in questa circostanza l’allenatore figura in cima alla lista dei responsabili per tre motivi essenziali: la mediocre condizione atletica, l’insistenza su un modulo che non aveva funzionato neanche in passato, le scelte azzardate di Dalbert (inguardabile su Berardi) e Asamoah (mediocre come esterno alto).
Per non parlare di Perisic rimasto a lungo in panchina. I ragazzi di De Zerbi correvano il doppio e in mezzo al campo hanno preso il sopravvento su Vecino e Brozovic.
Bravissimi. Questa è una fotografia, non una considerazione. È vero che mancava Nainggolan.
Spalletti e gli errori in campo, modulo sbagliato?
Ma come può l’Inter fare corsa di testa se si trova in così evidente difficoltà senza il belga che poi offre il meglio di sé come incursore? Al di là delle scelte individuali, sarà bene che Spalletti schieri un terzo centrocampista per comandare il gioco e fare scudo alla difesa. Un discorso a parte merita l’attacco dove le alternative non mancano.
Martinez non ha ripagato la fiducia combinando poco di suo e lasciando Icardi in mezzo alla morsa degli avversari.
Politano non ha mai inciso. Qualcosa di meglio s’è visto nella ripresa con gli ingressi di Perisic e Keita. Per l’argentino c’è la scusante dell’esordio a 21 anni.
Magnani il migliore in campo del Sassuolo
Ma cosa dovremmo dire, allora, del difensore Magnani (un gigante di 190 cm) che ha debuttato a 22 anni lasciando a Icardi una sola occasione? Guarda caso su di lui c’è la mano della Juventus…
La sconfitta è pesante perché toglie autostima al gruppo, crea problemi di spogliatoio a Spalletti e pesa sulla classifica. In un campionato che si vince a 90 e più punti, anche uno svarione di questo tipo non è cosa da poco.
Di positivo il fatto che si è alla prima giornata e che tutta l’Inter ha giocato male. Non solo Dalbert, anche i pezzi grossi, quelli che dovrebbero prendere per mano i compagni nei momenti bui. Lo testimoniano le conclusioni a rete, appena 3, sì, proprio 3.
L’Inter deve lavorare molto per agguantare le Juventus
Quanta differenza con la Juventus che ha battuto il Chievo a fil di sirena, ma che ha effettuato 29 tiri contro la porta avversaria e s’è aggrappata alla “vis agonistica” dei panchinari Bernardeschi e Mandzukic.
La solita Juventus, ma anche la solita pazza Inter. Invece di contestare il “terriccio” dello stadio Mapei, Spalletti è tenuto a mostrare la vera faccia di una squadra che non può essere brutta come quella sconfitta dal Sassuolo.
Ora pensiamo al Torino e al debutto a S.Siro
E il compito non sarà facile con il Toro furioso per la sconfitta subita dalla Roma a fil di sirena. Ma ci vogliono idee chiare: qualcosa a mezzo fra il monoteismo di Sarri e il politeismo di Allegri. C’è il campionato, ma c’è pure l’Europa.
E ci sono i tifosi che meritano, finalmente, di avere soddisfazioni importanti.