Spalletti e Mazzarri, l’ultima volta che si sono incrociati, si son lasciati così: il tecnico nerazzurro gli stringeva la mano con la punta delle dita e con un ghigno tutto particolare, mentre il tecnico del Torino tentava di divincolarsi sorridendo. Un episodio che sintetizza la rivalità tra i due, nata soprattutto per motivi geografici.
Luciano è un “toscano di collina”, Walter è un “toscano di Maremma”, aggettivo al quale il tecnico interista ha dato un’accezione negativa, sostenendo che Mazzarri, contro di lui, a braccio di ferro perderebbe sempre. Così la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha voluto presentare la prossima sfida di campionato che vedrà l’Inter affrontare il Torino.
La loro rivalità però è legata motivi sportivi che iniziano ai tempi del Viareggio. Stagione 1990-91, Spalletti in campo con i viareggini, che sfiorano una clamorosa promozione in C2. Promozione che sfuma sia per problemi societari, sia perché l’attuale tecnico nerazzurro, squalificato, salta la sfida decisiva contro il Derthona. Cinquini, ds dei toscani, a fine stagione acquista Walter Mazzarri. Ed è proprio qui che i due si incrociano per la prima volta.
Nel 2009 Spalletti lascia la Roma dimettendosi. I capitolini, per sostituire il tecnico toscano, avevano pensato proprio al “carissimo nemico” Walter Mazzarri. Poi ne se ne fece più niente perché fu scelto Claudio Ranieri che, in quella stagione, diede parecchio filo da torcere all’Inter di Josè Mourinho, che si apprestava ad entrare nella leggenda.
Insomma, la sfida di domenica sera si preannuncia ricca di significato per una parte e per l’altra. Entrambi sono stati sconfitti, con relative polemiche, nel corso della prima giornata. Entrambi avranno una stagione ricca di aspettative da parte dei rispettivi dirigenti e tifosi. La differenza, secondo la Gazzetta dello Sport, sta nel tipo di preparazione che hanno scelto per le loro squadre. Spalletti ha optato per una preparazione più pesante, che permetterà alla sua squadra di essere in forma nei momenti topici della stagione. Mazzarri invece opta quasi sempre per una partenza sprint: squadra in forma subito e, magari, in debito di ossigeno nelle battute finali del campionato. Chi la spunterà? Domenica lo sapremo.