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Daniele Baselli si è fatto male, in allenamento. E subito nel Torino si temevano possibili lesioni ai legamenti.
La preoccupazione era palese, a caldo. Anche perché il ragazzo aveva male, faceva fatica ad appoggiare il piede.
E la dinamica dell’incidente, del tutto fortuito (quindi con un movimento innaturale dell’articolazione), non aiutava a cullare facili illusioni. Ma poi, come detto, gli esami cui è stato sottoposto il centrocampista hanno fatto chiarezza e dissolto gran parte dell’allarmismo.
Un sospiro di sollievo per Daniele. E per Mazzarri, che però ora si ritrova comunque alle prese con un problema in più, visto che già sta convivendo da giorni con i dubbi attorno al possibile recupero di Izzo e De Silvestri.
A Baselli è stato diagnosticato un trauma distorsivo al ginocchio destro senza lesioni ai legamenti o al menisco. Una lieve distorsione, nei fatti. Sulla carta, il centrocampista dovrebbe saltare al massimo la gara di San Siro, per rientrare contro la Spal, 7 giorni dopo. E questa era, a ieri sera, l’ipotesi più verosimile.
Ma, in senso assoluto, la mezzala granata potrebbe anche farcela a recuperare in tempo. Qualche piccola speranza c’è, le possibilità sono risicate ma esistono. Però si porterebbero dietro anche una serie di controindicazioni.
Baselli ora dovrà svolgere allenamenti personalizzati a scartamento ridotto, con grandi precauzioni e nessuna sollecitazione. Per cui arriverebbe all’incontro di domenica non certo lanciato, ma al contrario col freno a mano tirato. Inoltre, in caso di ricadute, sarebbe alto il rischio di subire danni maggiori, con un conseguente stop ben più lungo.
Baselli sarà monitorato di giorno in giorno, Mazzarri e i medici valuteranno i progressi e poi alla fine il tecnico deciderà, d’intesa coi medici.
L’allenatore spera ancora di recuperarlo. Ma da ieri sta già lavorando sulle alternative. E allora i riflettori si accendono in primo luogo su Soriano e Lukic, fermo restando il 3-5-2 con Rincon e Meité in mediana.
L’italiano, entrato negli ultimi minuti contro la Roma, ha sicuramente più esperienza, classe e personalità rispetto al giovane serbo, ma l’ex centrocampista del Villarreal non ha i 90 minuti, visto che nelle ultime settimane in Spagna era abbastanza ai margini, aveva giocato per pochi minuti solo in un’amichevole con il Saragozza e aveva anche goduto di più giorni di permesso per ragioni famigliari. Insomma, il suo impiego porterebbe quasi certamente a una sostituzione obbligata nella ripresa.
Ecco il vero problema. In questi giorni Soriano lavorerà sulla brillantezza, poi Mazzarri deciderà. Se riterrà l’ex doriano ancora troppo indietro nella condizione atletica, allora ripiegherà su Lukic.
Con De Silvestri a rischio, è infine improbabile immaginare, invece, lo spostamento in mediana di Ansaldi: la qual cosa obbligherebbe Mazzarri a riproporre Berenguer sulla fascia sinistra, quando invece aveva già pianificato l’utilizzo dell’argentino nella sua posizione naturale per rafforzare la copertura degli spazi in fase difensiva