Luciano Spalletti ha da poco concluso la sua conferenza stampa prima della gara che vedrà l’Inter affrontare il Torino dell’ex Walter Mazzarri. Come sempre molti sono stati gli argomenti trattati dal mister. Una delle domande ha riguardato il modo di giocare del capitano nerazzurro, Mauro Icardi. Al tecnico è stato chiesto se lo sforzo che sta facendo Maurito di partecipare di più alla manovra possa in qualche modo compromettere la sua attitudine a segnare.
La risposta di Spalletti è stata chiara e netta: ciò che conta è il bene della squadra. Il tecnico è andato però oltre, e ha lanciato una sfida al giornalista. “Visto che questo è il tuo mestiere, fai una cosa. Vai a intervistare i difensori centrali. Chiedi se preferiscono affrontare una punta statica, che sta sempre lì, che pui sempre vedere e toccare. O se invece preferiscono affrontare una punta che si muove sempre, che non sai mai dov’è. Che devi andare a cercare e a cui ti devi adattare. Tipo Messi, Ibra, CR7 o Ronaldo nostro dell’Inter. Fai la somma delle risposte e vedrai.”
Questa risposta è una chiara allusione al fatto che Spalletti vorrebbe di più dal suo attaccante.Non è un caso che uno dei giocatori che il mister ha preferito in quel ruolo nella sua carriera sia stato Dzeko. Uno che praticamente fa tutto al servizio della squadra. Una punta che si muove, che non dia riferimenti e che possa far giocare bene la squadra. Questo è il prototipo di giocatore che vorrebbe Spalletti. E sta cercando di trasformare Icardi in un giocatore così. L’allenatore dell’Inter spesso poi lancia queste bordate per spronare i suoi a migliorare, come fece anche l’anno scorso a margine della gara del napoli, quando lamentava la carenza di qualità. E l’effetto in quel caso è stato sortito, con la squadra che ha saputo conquistare il quarto posto.