Inter Spalletti: scendere dal carro è lecito, ma per restare a terra fino alla fine
Inter Spalletti, funerali già al via
(Inter Spalletti) Se c’è una cosa che infastidisce parecchio sono quei discorsi tra il detto ed il non detto dove il secondo pesa più del primo. Le parole di Ravezzani a RMC Sport di oggi ne sono un’esempio lampante:
Aspettiamo a fare i funerali a Spalletti, sono sicuro che troverà la chiave giusta per risollevare l’Inter. Non credo che Spalletti al momento rischi la panchina dell’Inter: non mi aspetto cambiamenti a stagione in corso, c’è mancanza di alternative. A far saltare il banco potrebbe essere Antonio Conte“.
Se credi che troverà la chiave giusta, se non ti spetti cambiamenti che minchia c’entra Conte?
Troppi ipnotizzati dai giornali
Niente di nuovo sul fronte occidentale, sapevamo che poteva succedere e sta succedendo davvero. Non c’è niente di scontato nell’Inter di quest’anno. Chi è rimasto a “la prende Vecino” fa un torto alle cose del calcio ed alla storia dell’Inter. Quello è stato un bel momento ma dal giorno dopo tutto si è azzerato, per ricominciare daccapo.
E non si ricomincia da quella inzuccata dell’uruguagio, la garra charrua di quella sera ha sortito effetti splendidi che adesso vanno rinnovati, confermati, esaltati.
Pochi, forse nessuno si aspettava un inizio così, inebriati da un mercato finalmente all’altezza e ipnotizzati dal tam tam subdolo dell’Inter prima rivale della Juventus. Fateci caso, mai nessun dirigente, nessun giocatore, tantomeno Spalletti ha parlato di corse al vertice, di scudetto, lo hanno fatto solo i giornalisti.
E siccome siamo bonariamente perfidi viene il dubbio che quasi nessuno di loro si augurasse che succedesse davvero ma che l’asticella delle aspettative fosse alzata il più possibile per rendere più difficile l’impatto con le prime difficoltà. Ecco, le difficoltà ci sono, lor signori sono serviti, il loro piano ha funzionato perfettamente.
E come tanti avevano abboccato al tam tam delle illusioni, oggi gli stessi sono in prima fila a celebrare il funerale dell’Inter e di Spalletti mentre i due gemelli sono sempre nella culla.
Cercasi coerenza
Ovviamente sono gli stessi che dopo il primo tempo di ieri pensavano “però Spalletti va’ che bella squadra ha tirato fuori…”, giudizio modificato poi alla fine della gara nel “prendiamo Conte prima che ce lo freghi qualcuno”. Spasmi d’affetto nerazzurro per l’ex juventino, sarebbe un bel titolo per un trattato di psicologia dello sport. I nostri spasmi per l’ex CT della nazionale sono di ben altro tipo, per noi può restare dove sta, e pure a lungo.
Spalletti l’ha fatta fuori dal vaso in queste prime due di campionato ma chi ne chiede la giubilazione non fa un piacere all’Inter. Ovviamente tutti hanno il diritto di esprimersi ma un minimo di cautela al 27 di agosto dovrebbe essere d’obbligo. Si pensa davvero che Spalletti sia diventato grullo all’improvviso? Si pensa davvero che sia più adatto alle galline di’ Cioni che allo spogliatoio nerazzurro? Rispondere si oggi è legittimo, ma chi sostiene questa tesi deve saperne portare le eventuali conseguenze. Non per istinto vendicativo ma per coerenza.