Ieri l’Inter, agli ordini di mister Spalletti, è tornata ad allenarsi in vista della sfida di sabato prossimo contro il Bologna. L’atmosfera non è stata delle più felici, considerando il brutto pareggio rimediato contro il Torino. Il tecnico nerazzurro, alla luce dei primi due risultati negativi della stagione, ha voluto confrontarsi con la squadra.
Infatti, ha tenuto un discorso di quaranta minuti con tutti i calciatori. In questo monologo, secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’allenatore interista ha cercato di fare soprattutto una cosa: far uscire la “parola” scudetto dalla testa dei calciatori. Parola che ha destato più di qualche preoccupazione in un gruppo, evidentemente, che pecca di personalità.
Nel corso dello “speech”, Luciano ha toccato diversi punti, ma su uno si è soffermato in particolare: “Se siete capaci di giocare come nei primi 45 minuti, allora ditemi perché nei secondi l’Inter è sparita dal campo”. Con queste parole la rosea identifica il senso del discorso di Spalletti. In ogni caso, è una domanda lecita dalla risposta tutt’altro che scontata.
Spalletti, secondo la Gazzetta dello Sport, avrebbe “accusato” i suoi di “mancanza di fame agonistica, assenza di personalità nei protagonisti, scarsa gestione del match e incapacita di reazione al primo episodio negativo, come già accaduto a Sassuolo”. Luciano non ha la bacchetta magica, quindi non può risolvere da un giorno all’altro questi problemi. Così ha deciso di sottolineare ai calciatori anche le cose buone che hanno fatto. Un modo per non minare eccessivamente le certezze dei suoi atleti.
Dopo la “ramanzina”, c’è stato il pranzo, al quale hanno preso parte anche Ausili e Gardini. I due dirigenti però questa volta non sono hanno parlato con la squadra durante il discorso del tecnico, a differenza di quanto accaduto dopo la sconfitta con il Sassuolo.