(CM.com) Spalletti imputato, due gli errori evidenti

Inter Spalletti, troppa fiducia ai reduci del mondiale

(Inter Spalletti) Il sito Calciomercato.com propone una interessante analisi dei primi 180 minuti di campionato nerazzurro. Una disamina dei problemi emersi con il Sassuolo e con il Torino che portano ad identificare due errori compiuti da mister Spalletti.

Il primo sarebbe da rinvenire nel centrocampo nerazzurro messo in campo dall’allenatore toscano (Vecino-Brozovic) impegnato nell’ultimo mondiale e dunque non in grado di esprimersi al meglio fin dall’inizio. L’assenza di Radja Nainggolan ha giocato un ruolo pesante in questa fase. Pur senza l’arrivo di Modric, che avrebbe garantito quel surplus di classe e leadership , le alternative in panchina c’erano. Il non averle utilizzate si è sentito in entrambi i match in cui l’uruguaiano ed il vice campione del mondo hanno rapidamente esaurito corsa e lucidità lasciando spesso il reparto più importante in balia degli avversari. Secondo Calciomercato.com il rientro di Nainggolan metterà una pezza a questa situazione, costringendo però Spalletti a rivedere l’impostazione tattica della squadra.

Disattese le indicazioni del precampionato

Il secondo errore imputabile al mister sarebbe quello di aver messo da parte tutte le preziose indicazioni che erano emerse nel precampionato. Durante le amichevoli estive due erano state le coppie fisse schierate sempre con buoni risultati, Asamoah Gagliardini a centrocampo e Lautaro-Icardi davanti. Quando si è trattato di iniziare a gareggiare per i tre punti questi punti fermi sono venuti meno. Il rientro dai mondiali e gli ultimi acquisti del mercato hanno convinto Spalletti a rivedere tutto l’impianto provato nel precampionato mentre sarebbe stato utile un rodaggio meno impattante. Lautaro è stato mandato in campo contro il Sassuolo ma in panchina per 88 minuti contro il Toro, Asamoah si è dovuto occupare della fascia alta sia con che senza Perisic, Gagliardini è rientrato velocemente tra le alternative.

Ora c’è Bologna che aspetta i nerazzurri, un terzo passo falso potrebbe voler dire dare alla stagione un senso che nessuno aveva preventivato. Nessuno sognava il ruolo della lepre ma neanche un inseguimento con un handicap così pesante era da mettere in preventivo. Il tempo corre e non aspetta, chi ne perde troppo si troverà a sua volta perduto dal tempo stesso. Non sono parole un filosofo ma di un vecchio amico come Josè Mourinho.
Fonte Calciomercato,com

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Giacomo Beretta