(GdS) Cruz: “Contro il Torino partita inspiegabile, ma l’Inter è l’anti-Juve”

Cruz si confessa

Julio Ricardo Cruz, “El Jardinero”, il giardiniere in spagnolo, pota il campo per Bologna-Inter, la sua partita del cuore. Già, perché l’argentino è ex di entrambe le squadre. Con i felsinei si è fatto conoscere, con il nerazzurro addosso ha vinto e si è consacrato. Quindi chi meglio di lui per raccontare la prossima sfida che vedrà impegnati i ragazzi di mister Spalletti?

Nessuno, e infatti la Gazzetta dello Sport in edicola oggi l’ha scelto per presentare questa partita. Inevitabile partire dall’Inter e dall’ultima partita disputata, quella contro il Torino: «Inspiegabile. Errori dei singoli compresi. L’ho guardata dall’inizio alla fine quella partita: volavano prima, si sono affossati dopo. Com’è possibile, dopo un inizio così veloce e sicuro, appiattirsi in quel modo?». Se lo stanno chiedendo ancora anche i tifosi interisti.

Non ha dubbi, invece sul fatto che l’Inter sia l’anti-Juve: «Quando ero all’Inter il punto era questo: il derby è contro la Juventus, poi è vero che c’è il Milan, ma la rivale è la Juventus. Devi dare anche questi segnali. L’Inter deve essere l’anti-Juve, ripeto, e Spalletti può pensare quel che vuole ma il concetto su cui lavorare è quello. Anche perché sarebbe ora che l’Inter tornasse a battagliare in cima. Non succede da otto anni praticamente». Dagli torto…

Il punto sul Bologna e Icardi

Come detto, Cruz è molto legato anche a Bologna, città che l’ha visto crescere. E così ha parlato della città romagnola: «A Bologna ho ancora banca e commercialista… Euna volta all’anno torno lì, passando da Milano». Poi, sulla situazione attuale della squadra, su Pippo Inzaghi in particolare dice: «Mi fa molto piacere che sia tornato in Serie A. Fra l’altro conosco anche la sua famiglia, una bellissima famiglia. Pippo vive per il risultato come viveva per il gol: serve pazienza. Il campo lo conosce, il calcio è roba sua».

Un pensiero su Icardi, convocato nuovamente nella sua Argentina: «È un campione, ed è giusto che venga convocato. Le partite che fece in passato non andarono bene, e in Argentina ti segano subito se non funzioni. Ma lui saprà funzionare, come nell’Inter». Infine, un pronostico sulla partita: «Dico un pareggio per l’affetto che nutro per entrambe le squadre. Anche se so che all’Inter non andrebbe bene…».