Champions: Noi siamo figli delle stelle, Barca, Tottenham e PSV “smoccolano”
Inter Champions: inizia l’avventura
(Inter Champions) E così ci siamo tolti anche questo dente, un molare che dal 2011 ci faceva vedere le stelle. Da stasera l’Inter quelle stelle torna a vederle per altri motivi, ben più nobili e concreti. La banda di Spalletti le stelle se le troverà da tutte le parti. A San Siro prima di tutto, le stesse che dettero luce meravigliosa a quelle delle notti magiche di 8 anni fa. Sono restate li, tutte, ferme ad aspettare. Nel loro empireo sconfinato mancava qualcosa da illuminare là sotto, mancava quella squadra a loro più vicina, non per niente ha i colori del cielo e della notte, come marchiarono con il fuoco sacro i padri fondatori.
Altre stelle i nerazzurri si troveranno davanti a Londra e a Barcellona, luminosità di prima grandezza come Kane, Dele Alli, Sua Maestà la Pulce argentina. Anche in Olanda qualche stellina cercherà di abbagliare Handanovic e c., una su tutte quel Lozano che ai mondiali ferì a morte la corrazzata tedesca.
Avversari da rispettare, senza aver paura di nessuno
Il Barcellona fa paura, inutile dirlo, ma sono anni che esce ai quarti di finale e la vittoria non arriva dal 2015. Paolo Condò nell’attesa del sorteggio ha detto una cosa giusta: i blaugrana prima hanno perso l’anima, Puyol, poi le luci di riferimento, Xavi e Iniesta. Messi è sempre lui ma gli anni passano per tutti. Il boato di San Siro quando Zanetti lo fermò mentre si involava verso Julione lo abbiamo ancora nel cuore e nelle orecchie. Ce la faremo nelle braghe davanti a Malcom e Vidal? L’Inter è maestra nel settore, mica riesce a tutti a farsela addosso con Sassuolo e Torino se è per questo. Ma da ora in poi per chi se la fa sotto c’è l’Uefa League o la panchina e l’adrenalina che danno le grandi occasioni è meglio dell’Imodium per far passare la diarrea, specie se si è alla prima esperienza in Champions.
Anche il Tottenham è da rispettare, e tanto. Gli Spurs vengono da un’ottima annata, conclusa comunque a più di 20 punti dal City di Guardiola, esattamente come l’Inter. Rispetto ai nerazzurri sono partiti decisamente meglio in Premier ma il 3-0 rifilato allo United non impaurisca più di tanto, Josè Mourinho si lascia le cartucce buone per quando si troverà davanti i bianconeri. Ironie a parte, i londinesi sono quelli dello scorso anno, mercato fiacco e un Lloris in crisi causa gomiti alzati non contro un avversario ma a favore di qualche bicchiere di troppo.
Il PSV dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, rappresentare il classico vaso di coccio.
L’Inter sorride comunque, si preoccupino loro
Nei giorni scorsi l’hanno detto in molti, l’Inter partendo dalla quarta fascia rischia un girone di ferro. Ma ancor più rischioso sarà per le big trovarsi l’Inter come “cenerentola” del gruppetto. Al limite poteva andare anche peggio, per conferme chiedere al Napoli. Non servirà la paura, sarà necessaria quella giusta tensione che deve far crescere responsabilità, concentrazione e autostima. L’Inter sorride comunque stasera perché le stelle tornano a sorriderci. A Londra e a Barcellona forse ridono un po’ meno.
(Inter Champions)