(GdS) Nainggolan, la “garra” al servizio della squadra

Nainggolan, che energia

Nainggolan è un calciatore con caratteristiche uniche nella rosa dell’Inter, è stato detto tante volte. Ma la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha provato a spiegare cosa il belga effettivamente aggiungerà alla squadra guidata in campo da mister Spalletti, che tanto lo ha voluto.

Ecco le parole della rosea: “Sul piano caratteriale il Ninja regala temperamento e capacità di saltare addosso all’avversario – che sia fase di pressing alto o fase di contenimento poco importa –, oltre che una personalità sufficiente per prendere e giocare il pallone nei momenti di difficoltà. Sul piano tecnico il belga aggiunge all’Inter una qualità unica in organico, ovvero la capacità di inserimento in zona gol, magari a rimorchio del centravanti quando il pallone dall’esterno arriva al centro dell’area”.

Insomma, la garra che viene dalle sue origini indonesiane e che si è formata in belgio, prende posto in campo. L’Inter ha dimostrato, anche nel passato recente, di peccare da questo punto di vista. Quindi l’ex Roma è perfetto per aumentare la personalità e, appunto, la garra della squadra. Sabato contro il Bologna ci sarà il primo test.

Spalletti lo ha voluto a tutti i costi

Se c’è un tecnico con il quale Nainggolan ha lavorato splendidamente nel corso della sua carriera, questo è sicuramente Spalletti. Con il tecnico toscano ha lavorato a Roma, città del suo cuore nonché squadra. Proprio all’ombra del Colosseo è nato il grande feeling tra i due. Non ha mai rinuncato a Radja nelle partite importanti. E c’è di più. L’ha consacrato.

Già, perché cambiandogli ruolo, e inserendolo come trequartista alle spalle di Dzeko, insieme a Salah, il belga ha vissuto la migliore stagione della sua carriera: 14 gol in 53 partite. Un numero assurdo per uno abituato a mordere le caviglie degli avversari.