Il Tottenham, ormai da anni, è una delle squadre più talentuose della Premier League. Dal White Hart Lane sono passati enormi talenti negli ultimi anni – Bale e Modric su tutti – e anche oggi non se la passano affatto male. La nazionale inglese ha, al momento, nella squadra londinese il suo serbatoio: il terzino Trippier, autentica rivelazione dello scorso mondiale, il centrocampista Dier, Dele Alli e Harry Kane, che in attacco hanno fatto sognare i tifosi inglesi. Senza dimenticare il coreano Son e il danese Christian Eriksen, calciatori fantastici.
Non è tutto rose e fiori però. A Londra hanno un problema, ed è anche grosso: la difesa. In questo reparto, come ricorda la Gazzetta dello Sport, sono concentrati gran parte dei problemi del Tottenham. La coppia centrale Alderweild e Vertonghen non da, infatti, molte certezze alle quali aggrapparsi.
A centrocampo, l’ex obiettivo nerazzurro Dembélé e Dier compongono una diga che lascia passare ben pochi palloni. Insomma, non sarà certo una passeggiata di salute per l’Inter. Ma se contro il Barcellona sarà durissima fare punti, contro i londinesi qualche speranza c’è.
Il giocatore chiave del Tottenham è Harry Kane. Centravanti spaziale, tra l’altro coetaneo di Maurito Icardi. In estate si è laureato capocannoniere del mondiale di Russia con 6 gol. Nel corso della passata stagione, invece, si è laureato vice capocannoniere della Premier League, segnando 30 reti. Quest’anno, ha già segnato 2 gol in tre partite. Nel corso della sua avventura con la maglia bianca addosso, ha segnato 135 gol in 204 match. Numeri allucinanti.
Kane però non è il solo dal quale Spalletti si deve guardare, anche Alli, Eriksen e Lucas Moura rappresentano un serio pericolo per la retroguardia nerazzurra.