(GdS) Ronaldo, parole d’amore per l’Inter: “Sei sempre nel mio cuore, e ora…”
Ronaldo, parole d’amore per l’Inter
La storia d’amore tra Ronaldo e l’Inter è stata intensa. Ma non sono mancati i tradimenti, con il Fenomeno “scappato” a Madrid e poi tornato in Italia, ha chiesto “asilo” ai cugini del Milan. Con tanto di gol nel derby e mani alle orecchie per sentire meglio i fischi. Quel derby poi lo vinse l’Inter, ma il rapporto sembrava ormai compromesso.
Il “Ronie”, così veniva chiamato ai tempi dell’Inter, però nel corso degli anni ha provato a ricucire quello strappo, in parte riuscendoci. Le parole d’amore per Moratti, le spiegazioni sulle sue fughe al Real prima e al Milan poi, hanno placato la rabbia dei tifosi. Ora parla alla Gazzetta dello Sport, e lo fa usando parole meravigliose nei confronti della società che gli ha dato tanto.
Ecco le sue parole: «L’Inter è sempre nel mio cuore, anche se l’ho seguita poco negli ultimi tempi e non ho più parlato con Moratti. Intanto è arrivata in Champions ed è un gran risultato: si misurerà con le migliori, nel posto che merita». Un sentimento che non è mai svanito, quello del Fenomeno.
Quel mondiale perso brucia ancora
Ronaldo, nel 1998 e non solo, ha incantato il mondo. Quell’anno si giocavano i mondiali in Francia, e Ronie era sulla cresta dell’onda: dribbling, gol, giocate sensazionali. Aveva continuato a mostrare le sue fantascientifiche doti che già aveva mostrato a Barcellona prima e all’Inter poi. Il giorno della finale però, qualcosa andò storto. Ebbe un grave malore, che lo debilità fortemente.
Fu rimesso in piedi dallo staff medico del Brasile e mandato in campo. La scena di lui che scende dall’aereo dopo la sconfitta è rimasta nella mente di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport. Su quell’episodio è tornato, e ne ha parlato così: «Non è stata la partita della mia vita: non stavo bene. Ma 4 anni dopo, quando pensavo che non avrei più giocato, dopo un grave infortunio, la vita mi ha dato l’occasione del riscatto. La vera bellezza è stata tornare a giocare. Quando mi sono sentito stanco, e sono iniziati i dolori, ho smesso: ora mi godo la famiglia e la mia vita a Madrid». Già, perché Ronie ora è un testimonial e ambasciatore del Real.