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(GdS) Candreva, dall’inferno al paradiso: la sua rinascita

Candreva, dall’inferno al paradiso

Antonio Candreva, secondo molti tifosi, doveva andare a Montecarlo, o da qualunque altra parte che non fosse l’Inter. Ha rifiutato la cessione, nonostante molti “supporters” interisti si siano finti tifosi della squadra del principato, ed è rimasto, pronto a rimettersi al servizio della squadra e di mister Spalletti.

E sabato, alla prima occasione utile, ha fatto vedere quello di cui è capace: taglio in area di rigore e tocco ad anticipare l’intervendo del portiere. Ciò, cosa più importante, ha messo fine al digiuno di gol che durava da aprile 2017. Già, perché l’anno scorso, ricorda la Gazzetta dello Sport, le occasioni Antonio le ha avute. Ma una volta sparava alto, una volta la tirava addosso al portiere, altre volte si son messi di mezzo i legni, e quindi proprio non entrava.

Si è riscattato, parzialmente, con gli assist, 8, però in minima percentuale rispetto ai cross tentati. Tanto che Spalletti ha lentamente perso fiducia in lui. E infatti dal mercato sono arrivati altri due esterni, uno, Politano, romano come lui e con più gol nelle gambe, almeno negli ultimi anni.

Doveva partire, e poi…

Candreva era stato praticamente ceduto al Monaco, con tanto suo benestare. Poi, ha scoperto che il trasferimento starebbe stato a titolo temporaneo, a ha fatto saltare tutto. Così è rimasto a Milano, ad allenarsi con impegno e professionalità, come ha sempre fatto. La stagione è lunga, ha pensato, ci sarà per forza bisogno di me.

E così è stato sabato. Lui si è fatto trovare pronto, Spalletti spera che si farà trovare sempre pronto. Intanto, Antonio è pronto a godersi questa “seconda” vita nerazzurra, ripartendo proprio da Bologna.