Dalla Curva Nord niente cori ai giocatori. Tutto iniziò nell’immediato post Triplete, quando gli ultras dell’Inter prese questa posizione come risposta al disgustoso sciopero dei calciatori in occasione di quella che fu la prima giornata di campionato, stagione 2011/2012.
Da quel momento ci fu una sorta di contro-sciopero con risposta, insomma, ma il sostegno alla squadra in toto (e non più ai singoli) ovviamente non è mai mancato. Da quell’anno, il cuore del tifo nerazzurro non emette più cori dedicati esclusivamente ai singoli giocatori, com’era sempre accaduto in passato, tranne in rarissime eccezioni come capitan Zanetti in occasioni speciali.
Lo scorso anno si era arrivati, in occasione della gara interna contro la Spal, a leggere sui gradoni dello stadio, distribuita ai tifosi una Fanzine contro Icardi, dopo la famosa autobiografia: “Non si fanno cori per Icardi. Così come per nessun altro giocatore. Non meritano niente. Ne hanno di strada da fare ancora. Quando segna, Icardi o chiunque altro, segna l’Inter. Esultiamo per la maglia, non per questi mediocri uomini (ad essere generosi). Quando lo speaker annuncia la formazione, evitate di urlare il nome di quell’infame argentino”.
I tifosi interisti più attenti osservatori e ascoltatori della Curva Nord, se non frequentatori, si saranno accorti che a Bologna però, questa “usanza” è stata interrotta. Già, perchè il settore ospiti si è letteralmente scatenato al momento dell’ingresso in campo, subito dopo il gol del vantaggio e al termine dell’incontro, riprendendo e intonando il celebre coro che hanno creato i tifosi della Roma per Radja Nainggolan (“Olle olllè ollallà Radja Nainggolan, Radja Nainggolan”).
Tre momenti che nei vari video social di tanti tifosi giunti al Dall’Ara si possono rivivere. E chissà che questi cori non possano essere riascoltati anche al Meazza. Ciò che è certo, però, è che il Ninja è ormai il nuovo idolo del popolo nerazzurro.