Inter, la rinascita passa di piedi e dal carattere battagliero di…

Nainggolan: grinta e tecnica a disposizione di Spalletti

L’Inter torna a vincere in campionato, torna ad ottenere i tre punti dopo una sconfitta e un pareggio. Le prime due giornate hanno messo in luce le difficoltà e i limiti di condizione della rosa nerazzurra. Nonostante tutto, dalla prima alla terza giornata, i miglioramenti sono stati evidenti da parte dei singoli interpreti. Brozovic sta migliorando a vista d’occhio così come Gagliardini. De Vrij e Skriniar limitano errori e disattenzioni. Handanovic li segue a ruota. Politano e Perisic galoppano, anche se non ancora in maniera costante.

L’uomo della riscossa interista è stato il pallino, il giocatore maggiormente conosciuto e stimato da Spalletti, ovvero Radja Nainggolan. Il belga ha segnato il gol che ha sbloccato la gara di Bologna su assist di Politano, altra nota lieta di queste prime giornate di campionato. L’ex Sassuolo si sta dimostrando un interprete valido e di sicuro affidamento.

Pazzia e intolleranza, aggressività e spregiudicatezza

L’ex Roma, nonostante una condizione non ancora del tutto ottimale, è stato uno dei più positivi in casa Inter. Il numero 14 nerazzurro ha tirato, ha contrastato e gestito il pallone in diverse situazioni di gioco, rispondendo presente all’appello di compagni e allenatore. Gagliardini e Brozovic hanno saputo lasciargli libertà di azione, coprendo e limitando le ripartenze avversarie.

Nainggolan è sicuro dei propri mezzi, lo dimostra il gol, di pregevole fattura, ma anche la stessa esultanza. L’inchino verso i tifosi nerazzurri è sintomo di egocentrismo, ma anche di creatività e intolleranza, la stessa intolleranza che ha maturato nelle prime due giornate di campionato, poichè lontano dal campo per via di un infortunio.

La condizione fisica dell’ex Cagliari non è ancora delle migliori, ma le prossime due settimane saranno importanti, in questo senso, per recuperare le energie perse e recuperare lo stato psicofisico ideale per aggredire campionato e Champions League. Il Ninja è aggressivo, è spietato, ha scelto l’Inter perchè vuole vincere e togliersi soddisfazioni e lo vuole dimostrare, aggredendo ogni gara, ogni match con il massimo dell’intensità.