L’ex arbitro Marelli: “Pjanic in Parma-Juve doveva essere espulso. E’ inconcepibile che…”
L’ex arbitro Marelli certifica il clamoroso errore a favore dei bianconeri a Parma
Miralem Pjanic doveva essere espulso. La lettura dell’ex arbitro Luca Marelli è senza appello e senza discussione, e condanna l’arbitro Doveri a primo arbitro della stagione travolto dalle polemiche per un episodio da moviola.
Questo il giudizio di Marelli sul suo blog: “Inutile girarci attorno: il cartellino giallo è sanzione completamente sbagliata. Questo è un chiarissimo fallo grave di gioco e non siamo nemmeno lontani da un’ipotetica condotta violenta. In casi del genere il cartellino è sempre e solo rosso. Questione di velocità del contrasto (Pjanic corre frontalmente a Di Gaudio partendo in tackle da almeno 4/5 metri di distanza), e di piede a martello del centrocampista della Juventus, con gamba alzata rispetto al terreno di gioco. Fallo evidente, contrasto estremamente pericoloso per l’avversario, giallo non giustificabile nemmeno per una errata percezione: Doveri ha campo libero davanti a sé, vede perfettamente il contatto e l’ammonizione non è avallabile in alcun modo, soprattutto per un arbitro della sua esperienza”.
Secondo Marelli sarebbe dovuto intervenire il Var
Marelli si chiede il perché del mancato intervento del Var. “Per quanto Doveri fosse in controllo totale dell’azione, è difficile ipotizzare che abbia percepito l’esatta dinamica del contrasto perché, in tal caso, non avrebbe avuto alcun dubbio nel sanzionare Pjanic con l’espulsione. A mio parere questo è un caso particolare: Doveri ha visto il contatto ma non ha individuato la reale portata del fallo. Probabilmente non è riuscito a notare con la necessaria precisione né la posizione del piede né quella della gamba“.
Per questo motivo, Marelli parla di “chiaro ed evidente errore. Sul quale Fabbri avrebbe dovuto consigliare una “on field review“. La sensazione, netta, che ho ricavato da queste prime giornate è che la lettura troppo stringente del protocollo stia creando difficoltà non da poco negli arbitri, non tanto nell’interpretazione degli episodi ma nell’individuazione del margine di intervento: è probabile che Fabbri, più che rivedere l’episodio, abbia concentrato la sua attenzione su Doveri, ritenendo di non intervenire dopo aver accertato la perfetta visuale del direttore di gara. Se il motivo fosse questo, è urgente cambiare rotta. Perché non è concepibile che Pjanic sia rimasto in campo dopo una scorrettezza del genere”.