(Inter Vieri) Tra mille impegni social, vita mondana e amenità varie, Chiristian Vieri oggi ha trovato anche tempo e modo di parlare di Inter. Il sito della Gazzetta dello Sport riporta la sua intervista rilasciata a Pier Luigi Pardo per Pressing. L’ex centravanti nerazzurro, dopo aver difeso Cristiano Ronaldo, parla dell’Inter di oggi e dell’episodio che ha caratterizzato la sua vicenda nerazzurra.
“Nainggolan è forte, ha qualità tecniche e un gran tiro. Dove possono arrivare i nerazzurri? In Champions, nessuno può giocarsela con la Juve, ma l’Inter tutti gli anni deve arrivare in Champions. Non c’è nessuna anti-Juve, l’unica al massimo è il Napoli. Il mio rapporto con i tifosi dell’Inter? Sono stati sei anni intensi e bellissimi. Non so se ci sarà mai un chiarimento con Moratti, se mi invitasse per un caffè, lo prenderei”.
Al di là di quello che Vieri pensa dei nerazzurri di Spalletti, preme soffermarci un attimo sul caffè da prendere con l’ex Presidente Moratti. Strana la sua disponibilità, offerta pochi giorni dopo una risposta postata su Instagram ad un tifoso dal tono completamente diverso, “Massimo Moratti? Vale zero. Non ho più avuto modo di parlare con lui, non mi interessa. L’Inter non mi ha fatto mai niente, al contrario della gente che la gestiva”.
Se una persona vale zero perché prenderci un caffè insieme? Quale è stata la scintilla che ha fatto cambiare idea e toni in maniera così radicale a Vieri? A dire la verità conoscere questo particolare non ha poi una grande importanza, che si tratti di strategia o di pentimento è un problema suo. Quel che rileva è che Vieri ha portato l’Inter in Tribunale, Vieri ha chiesto milioni di euro all’Inter per danni che il giudice d’appello non ha riconosciuto se non in minima parte e comunque senza alcuna responsabilità da parte della società nerazzurra, costringendo anzi l’ex centravanti a rifondere 33 mila euro di spese legali.
Moratti si guardi bene dal prendere quel caffè, chi ha portato l’Inter in Tribunale l’espresso se lo prenda con amici e starlette vari. Balotelli, per un gesto di disprezzo ai colori nerazzurri è stato giustamente esiliato dalla memoria dei tifosi e dalla storia del club.
Il gesto di Vieri per certi versi è ancora più grave. Lì si trattò di puro istinto, qui di qualcosa di ben diverso, in cui niente è istintivo ma anzi tutto ben studiato con fior di avvocati. L’Inter e Moratti non hanno da chiarire niente con lui, ciò che doveva essere detto e fatto è stato esposto in Tribunale. Vieri se ne faccia una ragione, prosegua pure le sue vacanze fantasmagoriche, l’Inter è una cosa troppo seria per essere trattata così, anche e soprattutto da parte chi ha segnato valanghe di gol con quella maglia.