Giornata speciale ieri per Javier Zanetti, vice presidente nerazzurro. Lo storico capitano, infatti, ha ricevuto il premio “Nereo Rocco” a Coverciano per la sua straordinaria carriera. Ovviamente, visti i tanti giornalisti presenti, si è concesso per alcune domane. La prima, ormai la più gettonata, è stata: “L’Inter è l’anti-Juve?”. Javier ha risposto così: «Siamo l’Inter e dobbiamo comportarci da Inter, come dice la nostra storia. Dobbiamo migliorare la classifica dell’anno scorso, ritornare in Champions è importante e noi vogliamo lottare su tutti i fronti in questa stagione. In classifica abbiamo tempo per recuperare, sono ottimista».
Niente alibi dunque per i calciatori e mister Spalletti: la società ha allestito una squadra con grande talento, in grado di poter ben figurare su ogni terreno di gioco. Certo, poi tra il dire e il fare ci sono di mezzo il campo e gli avversari, ma le premesse sono più che buone.
Poi un pensiero sulla Champions: «Siamo forti, ce la giocheremo con tutti. Gagliardini fuori per il ffp. Messi è il calciatore più forte del mondo, non sarà facile affrontarlo». Però si sa, in Champions si affrontano le squadre più forti, non solo d’Europa, ma del mondo intero. Bisogna essere pronti, spetterà a Spalletti preparare al meglio i suoi calciatori.
Zanetti ha parlato anche del momento che stanno vivendo i calciatori italiani, sempre più chiusi da stranieri. Il pensiero del vice presidente nerazzurro è chiarissimo: «Gioca chi è più forte». Pensiero sacrosanto, anche perché non si può ridurre al mancato impiego o all’impiego ridotto di calciatori italiani la crisi di esso.
Il problema è molto più profondo e sono i settori giovanili. Comunque, poi Javier ha fatto una carezza a Mancini, suo ex allenatore in nerazzurro, dicendo che è lui l’uomo giusto per guidare la nazionale italiana di calcio.
Fonte: Gazzetta dello Sport 5/9/2018