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La fascia da capitano dopo gli scudetti della Juve. In Germania ridono di noi

Inter News: Un simbolo da non nascondere

(Inter News) Fuori dai confini nazionali hanno già abbastanza motivi per sbeffeggiare il nostro paese. Mancava solo il calcio ad offrire altre occasioni di dileggio. Negli ultimi giorni è venuta alla ribalta la vicenda delle fasce da capitano che i vertici del calcio pretendono uguali per tutti. Senza nessun riguardo per quel simbolo che per ogni squadra, per ogni capitano rappresenta qualcosa di unico, di personale.

Dopo le prime giornate in cui sono state tollerate le fasce personalizzate indossate da De Rossi, Papu Gomez e Pezzella, ora si arriva alla dead line, dalla quarta giornata chi sgarra paga. Ed a pagare, volentieri ed orgogliosamente, saranno i giocatori della Fiorentina, che non hanno alcuna intenzione di mettere da parte la fascia indossata da Pezzella, disegnata in ricordo di Davide Astori.

E in Germania ridono, ridono…

La Bild, testata tedesca molto attenta a quel che succede in Italia anche nello sport non si è persa l’occasione per una stoccata. “La follia dei capitani in Italia: “Come se il calcio italiano non avesse altre preoccupazioni”.

Ed era stata proprio la Bild nel marzo scorso, ad assestare un altro brutto colpo al calcio italiano, tornando sugli scudetti revocati alla Juventus durante Calciopoli ma esposti dalla società bianconera. Prima della fine dello scorso campionato, la Bild infatti parlava con evidente ironia dei 35 scudetti vantati dai bianconeri anche sul sito ufficiale anziche 33. Dopo aver ricordato i fatti del 2006, il coinvolgimento di Luciano Moggi e di diversi arbitri, il sito tedesco terminava così: “Il titolo 2004/05 non è stato assegnato a nessuno ma alla Juventus e ai tifosi sembra non importare visto che si fregiano anche di quello scudetto.”

Insomma la Bild sa che seguendo il calcio italiano si trovano in continuazione spunti meravigliosi per mettere in ridicolo il nostro sistema calcistico. E, di conseguenza in qualche maniera anche l’immagine del paese. Vogliamo continuare ancora?
Fonte: Bild