Tony Damascelli, nota firma de Il Giornale, torna a parlare di Nazionale, torna a parlare delle lacune della squadra allenata da Roberto Mancini. La compagine viene dall’1-1 di ieri sera, venerdì 7 settembre, con la Polonia. “Dove vuole andare la squadra azzurra che ricomincia da Balotelli, un turista, anche malandato, in prestito dalla Costa Azzurra, eterna promessa e premessa di campione, in verità uno che sa giocare a pallone ma non a calcio che è cosa seria, nessun sacrificio, scarsa partecipazione, uno che ha fatto felice il proprio procuratore e la propria famiglia ma non ha lasciato tracce memorabili tra i tifosi di Inter, Milan, Manchester City, Liverpool, Nizza, le squadre da lui frequentate?” – ha affermato il giornalista -.
“Dove vogliamo andare con una squadra che punta sulle riserve, Zappacosta, Pellegrini, Gagliardini. L’ingresso di Belotti e Chiesa ha dato sangue all’ attacco fino a quel momento presuntuoso e indisponente. Mancini dovrebbe avere capito che la squadra ha bisogno di gente affamata e non famosa, di uomini combattenti e combattivi. Lasci perdere le figurine di carta bagnata, la nazionale non è una comunità di recupero, l’ alibi furbastro del muscolo ferito non salva la prova irritante dell’ attaccante del Nizza e Insigne sappia che la maglia numero 10 è un onore ma anche un onere. Il pareggio non maschera i limiti e i difetti della squadra. Ma se vogliamo un futuro, si metta da parte il passato. Definitivamente” – ha aggiunto la nota firma de Il Giornale -.