(Inter Champions) 2375 giorni dopo: dove eravamo rimasti?

(Inter Champions) la lunga attesa sta per finire

(Inter Champions) Era il 12 marzo del 2012 quando San Siro spense i riflettori sulla Champions dell’Inter. Il Marsiglia aveva trovato un gol micidiale al 47mo della ripresa su un liscio di Lucio per impattare il gol del Principe Milito di pochi minuti prima. L’1 a 0 dell’andata a favore dei francesi rendeva inutile anche il rigore messo dentro da Pazzini prima del triplice fischio. La vittoria più amara degli ultimi anni per quell’Inter di Ranieri.

Quando la musica della Champions risuonerà per accogliere i ragazzi di Spalletti tra 10 giorni contro il Tottenham saranno passate 2375 giornate di lontananza da quella strana coppa dalle forme di una matrona antica dai fianchi larghi e le orecchie a sventola. Un periodo lunghissimo per una squadra abituata a vederla da vicino, in tre esemplari gelosamente conservati in Corso Vittorio Emanuele.

San Siro polveriera pronta ad esplodere

E ancor più sofferto dai tifosi nerazzurri, costretti ad assistere alle imprese degli altri muniti di ogni amuleto per proteggere l’ultima di quelle coppe, per tutelare il valore di quella che aveva consegnato alla storia l’Inter di Mourinho.

Quando le luci della ribalta si accenderanno San Siro sarà una polveriera d’amore pronta ad esplodere. I ragazzi di Spalletti sentiranno su di loro gli occhi di quei 70 e passa mila, sentiranno il loro respiro, intenso ed emozionato. Loro dovranno solo chiudere gli occhi per qualche secondo e assorbire come spugne quell’energia per trasformarla in rabbia sul campo.

Pochi di loro hanno vissuto per intero o quasi questo lungo periodo di astinenza, Handanovic e Icardi più di tutti sanno quanta sia la fame di Champions del mondo Inter. Spetterà soprattutto a loro due spiegare ai compagni che quella con il Tottenham, insieme alle partite del girone, non sono gare come le altre. E sarà compito di Spalletti nei giorni immediatamente precedenti far salire attenzione e concentrazione senza rischiare l’overdose di tensione. Adesso è proprio vero, Interiscoming, siamo pronti a riprenderci le stelle.