Mentre l’Inter sta continuando a lavorare sui campi di Appiano Gentile, Stefan De Vrij si è concesso al Corriere dello Sport per una lunga intervista sul suo presente nerazzurro e sul suo passato alla Lazio. Ha iniziato subito col dire che questo inizio di campionato l’ha un po deluso, ma è convinto che la squadra è sulla strada giusta.
Ha dichiarato che non vuol sentire parlare di anti-Juve e che l’obiettivo stagionale è confermare la Champions conquistata lo scorso anno. Poi è arrivata la consueta domanda su Cristiano Ronaldo, alla quale ha risposto spiazzando tutti: «Qual è il giocatore più forte che ho marcato? Mbappé». Ovviamente però si è detto felice che un campione del calibro di CR7 abbia scelto la Serie A e che ciò è un bene per il movimento italiano.
Non poteva mancare la domanda, o meglio le domande su mister Spalletti. Stefan ha dichiarato che il suo amico e connazionale Strootman gli ha parlato molto bene di lui, che l’ha convito a scegliere l’Inter e che non è un sergente di ferro come sembra da fuori, anzi. Si è detto orgoglioso del paragone con Samuel e ha elogiato i suoi compagni di reparto Skriniar, Miranda e Ranocchia.
De Vrij ha parlato dell’Inter con alcuni suoi connazionali prima di firmare. Ha parlato anche con Wesley Sneijder, leggenda nerazzurra e uno dei principali artefici del Triplete. Wesley gli ha parlato benissimo del club e di Milano e così ha sciolto gli ultimi dubbi che balenavano nella testa del centrale ex Lazio.
A proposito della Lazio, ha detto che porterà il club e la città sempre nel cuore. Infine, è tornato sull’episodio del rigore che ha, praticamente, consegnato la Champions ai nerazzurri: «Stavo cercando di recuperare la palla che Eder aveva messo in area. Ho visto che Icardi non era in fuorigioco e che avrebbe concluso da due passi. Così ho provato a intercettare in scivolata e sono arrivato vicinissimo alla palla. Se l’avessi presa oggi staremmo parlando di altro…».