Il Sole 24 Ore di oggi dedica ampio spazio alle notizie diffuse ieri sul bilancio della Juventus al 30 giugno 2018. La chiusura in perdita per oltre 19 mln di euro e la diminuzione di ricavi per circa 58 mln sono tra i dati più evidenti. Al di là di questo è un altro che ha colpito profondamente gli appassionati della materia, l’importo dei debiti finanziari.
Il quotidiano economico di Confindustria si sofferma proprio su questo: “i debiti finanziari netti della Juventus sono saliti a 309,8 milioni di euro al 30 giugno 2018, quasi raddoppiati (+90,7%) in 12 mesi. Il dato spicca nel progetto di bilancio al 30 giugno 2018, approvato dal cda presieduto da Andrea Agnelli… Il balzo dei debiti è dovuto agli esborsi per l’acquisto di calciatori (119,5 milioni netti). Questo prima dell’acquisto di Cristiano Ronaldo, operazione perfezionata lo scorso 10 luglio che mostrerà il primo impatto sui costi e sui debiti nel bilancio 2018-2019. Che sarà prevedibilmente in perdita e sarà come di consueto fortemente influenzato dall’andamento dei risultati sportivi ed in particolare della Uefa Champions League».
Vediamo invece la situazione in casa Inter alla voce analoga. Il bilancio della stagione scorsa sarà approvato solo entro il prossimo 30 ottobre per cui è possibile fare dei raffronti significativi ma basati sui dati dello scorso anno o sulle voci raccolte da siti specializzati. Come riportato da Calcio e Finanza.it il 1 marzo scorso, la società nerazzurra esponeva nel bilancio 2016-17 debiti finanziari per circa 430 milioni di euro Di questi 221,78 verso soci e 208 verso istituti di credito. Questi ultimi sono stati coperti con il bond emesso nello scorso mese di dicembre 2017 per 2017. L’emissione di 300 mln al tasso del 4,875 ha permesso di rifinanziare il debito con le banche e di avere circa 80 milioni di euro disponibili per il mercato.
Focalizziamo adesso l’attenzione sui 228,71 milioni di euro di debiti verso soci. Si tratta delle somme immesse da Suning negli ultimi anni per la gestione e gli investimento della società nerazzurra. Debiti certi dunque ma di una natura particolare, che in futuro non molto lontano potrebbero scomparire per passare alla voce di capitale puro.
Perché questo? Quando Suning ha acquistato il 70% delle quote societarie da Erik Thohir è stato sottoscritto un accordo in base al quale il gruppo cinese si impegnava a non effettuare aumenti di capitale fino a che il magnate indonesiano sarà titolare dell’altro 30%. Se così fosse infatti il valore delle quote di Thohir sarebbe irrimediabilmente annacquato.
Le somme che Suning ha immesso nella società dunque, appunto i 228,71 mln di euro, devono al momento figurare tra i debiti. Ma niente vieta che, appena risolta la vicenda azionaria-societaria con Thohir, Suning decida di trasformare quei finanziamenti in conto capitale facendoli così uscire dal monte debitorio. A quel punto l’Inter si troverebbe con una situazione di debiti finanziari addirittura migliore di quella della Juventus.
Nessuna magia, nessun accorgimento contabile, solo rapporti finanziari tra i due soci dell’Inter che creano un appesantimento che potrebbe essere eliminato con una delibera dell’assemblea dei soci e del Cda. Quando i giornali riportano che Thohir potrebbe cedere la sua quota a Suning, è certo importante sapere che Mr Zhang avrebbe in mano l’intero capitale della società, ma ancor più importante è questo aspetto di bilancio. Una volta risolto questo l’Inter si troverebbe davanti praterie di possibilità di investimenti in altre operazioni, di mercato o di investimenti strutturali.