Tabù San Siro? L’Inter non vince in casa dal match con il Cagliari della passata stagione. Dopo quel rotondo 4-0 ai sardi sono arrivati due ko (2-3 con la Juventus e 1-2 col Sassuolo) e il pari al debutto in questa stagione (2-2 col Torino). Le tre partite citate sono state tutt’altro che gare normali – sottolinea Tuttosport -. Con la Juventus, l’Inter in dieci contro undici riuscì a ribaltare lo 0-1 di Douglas Costa con Icardi e un autogol di Barzagli, salvo poi subire una clamorosa rimonta dei bianconeri negli ultimi cinque minuti della partita.
Poi lo stadio era pronto a fare festa per una vittoria che avrebbe messo in discesa il percorso verso la Champions, invece arrivò l’ennesima beffa targata Sassuolo, una sorta di bestia nera per i nerazzurri negli ultimi anni. Di Politano, poi diventato interista, e Berardi i gol del ko con l’inutile rete di Rafinha sullo 0-2. Infine il 2-2 col Torino del 26 agosto con i sigilli di Perisic e De Vrij a blindare il punteggio nella prima frazione e il blackout del secondo tempo con le due reti granata.
L’Inter in casa, a San Siro, deve svoltare. Se i nerazzurri vogliono davvero essere protagonisti in campionato, non possono esimersi da un percorso quasi perfetto fra le mura amiche: non tanto per candidarsi al ruolo di anti-Juve, quanto per garantirsi la conferma fra le prime quattro e dunque in Champions. La scorsa stagione l’Inter è stata la quarta squadra in A per rendimento casalingo con 38 punti sui 57 disponibili (11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte), meno di Sampdoria (39), Napoli (45) e Juventus (49): per accorciare ulteriormente il gap con le prime, bisogna ridurre gli sprechi.