Il presidente della Lega di Serie A, Gaetano Miccichè, ha parlato a Radio Rai-Gr Parlamento, dopo le forti proteste del Torino l’altro ieri a Udine.
Parole che sanno di “svolta”: “Sono iperfavorevole alla Var, trovo sbagliato che non se ne faccia pieno uso. Ne parlerò anche con Nicchi. Confido che come tutte le novità si formi una attitudine ad utilizzarla al meglio, nove volte su dieci”. Lo ha detto: “La Var è uno strumento straordinario – ha aggiunto – vantaggioso per la trasparenza dei risultati e per gli spalti. Porta decisioni accettate da tutti”.
“In Inter-Parma, Manganiello doveva andare a vedere le immagini sia sul fallo di Gagliardini sia sul tocco di mano di Dimarco. In Udinese-Torino, Valeri ha sbagliato per precipitazione”. Questo il commento di Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione arbitri, sui tre casi più caldi dell’ultima giornata di Serie A, episodi che hanno scatenato polemiche e riaperto il dibattito sul corretto e uniforme utilizzo della Var. C’è un protocollo chiaro e non è cambiato nulla dallo scorso anno: se gli arbitri lo seguono, è ok; se sbagliano non seguendolo è un errore.
La Var ha indicazioni chiare su come essere utilizzata, e purtroppo non cancella tutti gli errori… Rispetto le opinioni di Micciché e ne parleremo”. Poi Nicchi analizza i singoli casi, partendo da quello che è successo sabato a San Siro.
“In Inter-Parma Manganiello e la videoassistenza hanno commesso due errori non andando a rivedere le immagini, come da protocollo, sul tocco di mano di Dimarco in area e su un fallo di Gagliardini che purtroppo però l’arbitro non aveva visto: poteva essere sanzionato col giallo o col rosso, ma il Var doveva chiamarlo”.