Asamoah è arrivato all’Inter a luglio, dopo un’avventura con la Juventus durata sei stagioni. Un’avventura che non sentiva più sua, probabilmente perché era destinato a fare ancora la riserva di Alex Sandro, un ruolo che sicuramente non gli piaceva troppo. E allora l’addio difficile a Torino, il trasferimento a Milano, sponda nerazzurra, per una nuova meravigliosa avventura.
Il valore del calciatore è stato riconosciuto subito dai tifosi, sin dal precampionato, quando è stato impiegato in ogni zona del campo da parte di mister Spalletti. Mancava qualcuno? Dentro Asa. Fortuna che l’Inter in porta è coperta, altrimenti l’avremmo visto anche lì. E ha sempre giocato bene.
Lo riconosce anche la Gazzetta dello Sport che ricorda i voti in pagella ricevuti dal ghanese: 6 quando Spalletti l’ha schierato ala contro il Sassuolo, sufficienza piena anche quando ha fatto il quinto di centrocampo e poi l’apice, il 7, raggiunto martedì sera contro il Tottenham. Insomma, si tratta di un calciatore completo, straordinariamente duttile e in grado di rendere ovunque venga schierato.
Asamoah, martedì, ha servito a Icardi la palla che il centravanti argentino ha poi trasformato in eurogol. L’abbraccio tra i due dopo indica chiaramente che l’ex Juve è ormai perfettamente inserito nel gruppo nerazzurro. Quella palla inoltre ha sancito il patto d’amore tra lui e i tifosi nerazzurri che l’hanno ammirato allo stadio.
Kwadwo è un ragazzo speciale, prima di essere un calciatore speciale.Vedendo ciò che sta facendo in questo suo inizio di campionato, c’è il rammarico di averlo lasciato alla Juventus nell’estate del 2012, visto che l’Inter ha sempre stimato, e non poco, il calciatore.