Vecino ormai è l’uomo degli ultimi minuti, l’uomo delle rimonte insperate. Già, perché il gol di martedì contro il Tottenham non è il primo che segna e che regala la vittoria alla sua squadra. C’è un precedente illustre, e anche piuttosto recente: Lazio Inter, gol del 2-3 e qualificazione in Champions in cassaforte.
Queste due prodezze, tra l’altro molto simili tra loro, gli permettono di entrare nel prestigioso club “Grandi rimonte”, un club di cui fanno parte i giocatori che con una giocata leggendaria hanno permesso all’Inter di vincere una partita che pareva persa.
Tutto è cominciato nella stagione 2004/05, quando l’Inter ospitava la Sampdoria. Gli uomini di Mancini si trovavano sotto di due gol a due minuti più recupero dalla fine. Martins accorciò le distanze, Vieri segnò il gol del pareggio e Recoba, con un missile dei suoi, segnò il gol vittoria. Poi accadde di nuovo nel 2006, in occasione della Supercoppa Italiana. L’Inter affrontava la Roma di Spalletti, che si trovò in vantaggio di 2 reti all’intervallo, complice un primo tempo horror da parte dei nerazzurri. Nel corso del secondo tempo Crespo e Vieira agguantarono il pareggio e Figo, con un calcio di punizione magistrale, nei tempi supplementari, segnò il gol della straordinaria rimonta.
In quegli anni Vecino giocava nel Central Espanol in Uruguay, l’Inter invece si divertiva a scherzare con le coronarie dei tifosi nerazzurri. In principio fu il Siena che stava per sbancare San Siro, salvo poi essere rimontata grazie ai gol di Sneijder e Samuel. Poi arrivà la Champions e la Dinamo Kiev. L’Inter era praticamente fuori, a causa del gol di Shevchenko. Poi ancora Sneijder e Milito, a cinque minuti dalla fine, consegnarono vittoria e una enorme fetta di passaggio del turno all’Inter.
Quei tempi però sono ormai lontani e andati. Oggi calciatori con questa tecnica, con questo tempramento non ci sono più. Anzi, aspettate un momento. Forse uno c’è… Certo che c’è, è Matias Vecino, l’uomo con la garra charrua venuto dall’Uruguay.