Inter, le statistiche parlano chiaro: Spalletti sbaglia parte della formazione

Inter diversa con i velocisti

L’Inter è stata la regina del mercato con acquisti ambiziosi e di livello internazionale. Purtroppo l’inizio di stagione ha deluso le aspettative ma in particolar modo sono state criticate le scelte di Luciano Spalletti. Il marchio di fabbrica dell’allenatore è il 4-2-31 che non ha avuto gli interpreti giusti. Il trequartista atipico per il tecnico toscano è Radja Nainggolan, purtroppo disponibile soltanto da tre gare. Il problema alla coscia lo ha costretto a saltare la la preparazione.

Prevedibilità

I tanti problemi fisici hanno costretto uno schieramento, spesso anomalo, con Keita Balde prima punta al posto di Mauro Icardi, Ivan Perisic a sinistra e Matteo Politano a destra. La manovra a centrocampo non è mai stata fluida e i troppi cross si sono rivelati inutili per un attacco dinamico. Nella partita contro il Tottenham è arrivata la vittoria stravolgendo gli schemi.

I dati su cui puntare

Nella gara dell’esordio in Champions i nerazzurri  hanno condotto il 38% delle azioni offensive a sinistra, un altro 25,7% in mezzo al campo ed il restante 36,3% sulla corsia di destra.Sulla medesima fascia si registra il 40% del gioco offensivo. Matteo Politano è stato il fulcro del gioco con accelerazioni e iniziative pericolose per la difesa avversaria.

Quando l’ ex Sassuolo è stato sostituito da Keita Balde, l’Inter ha spinto per il 41% fino ad arrivare alla vittoria. In questo caso, il senegalese si è posizionato sulla corsia mancina. In quel ruolo, Spalletti preferisce Ivan Perisic per le qualità difensive anche se le percentuali confermano che una squadra a trazione offensiva sarebbe doppiamente pericolosa.

Un tridente  a piede invertito con Keita Balde, Mauro Icardi e Matteo Politano risolverebbe i problemi della squadra. La difesa non è stata nominata perchè rappresenta un vero e proprio fortino già dallo scorso anno. Con l’arrivo di Stefan De Vrij, si può solo migliorare. Brozovic ha ritrovato il suo ruolo da playmaker ma l’acquisto di un altro centrocampista diventa necessario