(Inter News) In questi momenti sarebbe bello di fermare le lancette per godersi la vittoria sul Tottenham ancora per qualche giorno. Non è possibile, la realtà richiama tutti all’ordine, dal primo all’ultimo tifoso, dal mister a tutta la squadra. L’overdose di adrenalina, dopo che Vecino l’ha ripresa, ha smaltito gli effetti, il lupo inglese ha abbaiato ma è stato messo a cuccia da una squadra che non ha mai mollato e da un San Siro semplicemente mostruoso.
Reset, chiusa parentesi, si torna alla dura realtà di tutti i giorni, fatta di una trasferta a Genova, terreno spesso ostico negli ultimi anni per i nerazzurri. Si riapre il teatro del campionato che ha visto i nerazzurri balbettanti come nessuno si aspettava in questo primo mese.
Tutti attendevano la Champions come zenith dell’impegno di questo primo scorcio di stagione, un passaggio fondamentale che avrebbe dovuto dire parecchio sul futuro. Ebbene il segnale c’è stato, adesso occorre dare continuità a quei sette indimenticabili minuti di martedì.
Gli stimoli non saranno eccitanti come quelli di Champions, l’ambiente neanche ma la concentrazione dovrà essere esattamente la stessa. Questo il compito principale di Spalletti in queste ore, far passare il messaggio che un nuovo passaggio a vuoto romperebbe l’incantesimo creatosi. Come nel mitico film di Alberto Sordi, Gasperino si risveglierebbe di nuovo carbonaro dopo aver vissuto l’illusione di essere il Marchese del Grillo.
La Samp non sarà il Tottenham ma nessuno si illuda di trovare terreno facile, Giampaolo è tecnico concreto e preparato, la sua squadra è capace di blitz meravigliosi, per informazioni chiedere al Napoli di Ancelotti, tornato dalla Liguria due settimane fa con tre pere nel sacco. Quagliarella ci ha giocato spesso brutti scherzi e non solo a Genova, Defrel sembra rinato a nuova vita con la cura di pesto e focaccia. Una coppia d’attacco che vive di esperienza ed imprevedibilità, da cui l’Inter dovrà guardarsi con estrema attenzione.
Dietro di loro con la Fiorentina ha giostrato (e segnato) Caprari, un ex che non ha mai avuto l’occasione di vestire il nerazzurro e che non vedrà l’ora di dimostrare che un posto nell’Inter poteva meritarlo.
Spalletti dal canto suo trova alternative importanti appena uscite dall’infermeria. Lautaro Martinez dovrebbe essere tra i convocati, magari iniziando dalla panchina ma pronto ad ogni evenienza, D’Ambrosio pure. Ai box resta solo Vrsaljko, in attesa di completare le cure per rimediare al guaio muscolare rimediato 10 giorni fa. Icardi, rifiorito dopo la gemma contro il Tottenham torna nello stadio che lo ha visto spiccare il volo in Italia. Marassi blucerchiato non è mai stato tenero con lui. Neanche Mauro con la sua ex squadra a dire la verità, visto che l’ha bucata 10 volte, più di ogni altra avversaria. Dunque capitano, perché fermarsi proprio ora?