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(Inter News) La triste vita del quarto uomo, il giustiziere di Spalletti

Inter News: Chi è il quarto uomo?

(Inter News) “Squalificato per avere, al 49 del secondo tempo, immediatamente dopo la realizzazione del gol, assunto un atteggiamento polemico nei confronti del quarto ufficiale, uscendo dall’area tecnica; già diffidato”. Cosi recita la motivazione della squalifica per una giornata di Mister Spalletti reclamata dal quarto uomo Piccinini.
Marco Piccinini, chi è costui? Forlivese, 35 anni da compiere in questi giorni, ingegnere civile, Atalanta Crotone dello scorso anno e Atalanta Frosinone alla prima di questo torneo le sue due uniche presenze in serie A. Prima tanta serie B e lega Pro. A giudicare dall’atteggiamento tenuto nei confronti di Spalletti nella scheda personale aggiungeremmo un “parecchio permaloso a differenza di altri suoi colleghi” (ogni riferimento a Liberatore, quarto uomo assalito da Allegri un po’ di tempo fa è puramente voluto).

Solo, invisibile

Ma in fondo c’è da capirlo. Chi è il quarto uomo in un campo da calcio? Chi lo vede, chi lo considera? Solo l’arbitro, solo lui. Per tutti gli altri è una presenza flebile, quasi inutile, destinata ad un momento di gloria solo se l’arbitro si infortuna o poco più.

Chissà se essere in uno stadio con 60 mila persone e sapere che nessuno ti fila possa provocare crisi di identità. E allora ecco che questi personaggi in cerca d’autore, ogni tanto alzano la cresta per conquistarsi il loro momento di gloria. Spesso a ragion veduta, intendiamoci, per segnalare al direttore di gara qualcosa che non va o che gli è sfuggito. Altre volte solo per far capire al mondo intero che anche lui esiste, per uscire dal cono d’ombra.
Un ruolo grigio, magari pure ben retribuito, ma di una tristezza profonda.

Gioia sfrenata contro malinconia

Solo così si spiega il rapporto che il sig. Piccinini deve aver fatto per segnalare il comportamento di Spalletti al gol di Brozovic a Marassi. Quell’esplosione di gioia impossibile da trattenere, ripresa da tutti i media, che non fa male a nessuno, che anzi esalta i momenti topici del calcio contrastava troppo con la malinconia di questo giovane ingegnere, certamente ambizioso, forse anche un po’ geloso della visibilità e della gioia altrui.

Animo sig. Piccinini, arriverà anche il suo momento di notorietà, quando potrà entrare in uno stadio ribollente d’entusiasmo insieme ai campioni. Ma a quel momento, a quel ruolo, si arriva anche grazie alla capacità di comprendere momenti, stati d’animo, passioni degli altri protagonisti della gara. O almeno così dovrebbe funzionare a nostro avviso.

Sorrida il sig. Piccinini, anche quando Spalletti o l’allenatore a lui vicino esploderà ancora di rabbia o di gioia, finchè nessuno lo offende. La passione per il calcio si alimenta soprattutto di queste manifestazioni, anche se lui ancora pare non averlo capito.