Spalletti a Sky: “Ecco cosa è successo con Keita”. Poi sbotta sul rigore

Spalletti a Sky commenta la gara di questa sera

Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport 24 ha commentato la gara tra Inter Fiorentina terminata due a uno per i nerazzurri dopo un match durissimo. “La squadra sotto l’aspetto della convinzione è cresciuta, e anche sotto altri aspetti.”A voi piace fare casino perché siete casinisti. C’erano Politano e Keita. La squadra non ce la faceva a portare la palla avanti. I due esterni dovevano venire più in mezzo al campo, avevamo i tre attaccanti larghi. Quando è entrato come seconda punta ci ha aiutato molto. Quando l’ho messo a destra non lo trovavamo, si è estraniato dal gioco, mi guardava e non capiva cosa gli chiedevo. Poi mi ha detto “mister  mi metto largo perché se mi metto li vado sulla bandierina e faccio finire la partita “. Solo che in mezzo alla partita la comunicazione è quella che è.”

“La Fiorentina è stata la mia squadra del cuore da bambino, quando facevo il raccattapalle. Sono felice che ho potuta viverla dal campo, senza squalifica. Antognoni dice che non era rigore? Quello era rigore, non ci inventiamo nulla. Se facciamo polemica ritiro fuori  il rigore che non ci hanno dato contro il Parma e quello dell’anno scorso contro l’Udinese. Il giocatore la tocca con la mano e la palla cambia traiettoria, va fra il dischetto e il limite dell’aria, dove sta arrivando Vecino. E’ calcio di rigore. L’anno scorso contro l’Udinese, stessa cosa gliel’hanno detto. Io quando ci sono episodi sfavorevoli non dico mai nulla, ora che mi ci tirate dentro sono capace anche io. Per una volta che mi danno il rigore me lo volete togliere? I ragazzi della Fiorentina sono stati bravi, ma più di bravi non posso dirgli. Hanno giocato bene, ma noi abbiamo vinto con merito. Loro hanno trovato il gol anche con un pò di fortuna.”

Dopo la gara contro il Parma era demoralizzato dalla classifica. Quali sono le prospettive?

“Demoralizzato? O faccio risultato o faccio la fine deli altri, devo andare via, questo è il mio futuro. Rifirmando il contratto ho chiesto una squadra come io volevo, ed è quasi completa. Poi ci sono state delle dinamiche, come l’assenza di Vrsaljko. Ma la squadra c’è ed è quella che volevo: