(GdS) Fiorentina, Pioli e dirigenza contro il Var: parole durissime
Fiorentina, Pioli non l’ha presa bene
La Fiorentina è arrivata a San Siro lanciata, dopo i 10 punti conquistati in questo inizio di campionato. Punti messi in saccoccia grazie alle splendide prestazioni da parte dei tanti giovani talenti a disposizione di Stefano Pioli, che li sta guidando con abile maestria. Proprio Pioli, nel post partita di Inter-Fiorentina, ha avuto parecchio da ridire sulle decisioni dell’arbitro.
Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport: «Credo che la deviazione di Hugo sia stata… mah, sento parlare di polpastrelli. Se è impercettibile che devo dire ai miei? Di legarsi le mani dietro la schiena? Lui non fa niente per provocare il rigore e al di là di tutto per me questi non possono mai essere considerati rigori. Poi se vogliamo analizzare gli episodi manca il secondo giallo per Asamoah. Ed è pure da rivedere un contatto in area su Chiesa».
Sul secondo giallo mancante al terzino nerazzurro ha perfettamente ragione, sul presunto rigore per fallo su Chiesa assolutamente no, poiché l’esterno viola inizia la caduta dopo aver saltato Skriniar e viene toccato da Politano quando è già in volo. Non ci sono quindi gli estremi per il calcio di rigore.
Dirigenza scatenata
La Fiorentina è furente per la sconfitta maturata a San Siro e le dichiarazioni del post partita lo confermano. Alle parole di Pioli, si sono aggiunte quelle del Presidente esecutivo Mario Cognigni: «Direzione di gara provocatoria, Mazzoleni migliore in campo dell’Inter. Tutta la partita è stata così. Il Var crea dei mostri». Parole assolutamente senza senso, soprattutto alla luce dei fatti avvenuti in campo. Mazzoleni ha sbagliato “solo” a non espellere Asamoah. Forse c’era rigore anche su D’Ambrosio nel primo tempo, ma il contatto evidentemente è stato ritenuto insufficiente da parte del direttore di gara.
Anche Giancarlo Antognoni, team manager della Viola, ha parlato al termine del match: «Nella mia lunga carriera non ho mai visto dare un rigore per un tocco con i polpastrelli. È la prima volta. Ormai siamo abituati anche a questo, purtroppo. Ogni volta che vengo a Milano, come l’anno scorso sempre col Var, mi devo purtroppo lamentare. Credo che quel rigore difficilmente si possa dare: il pallone non ha mai cambiato traiettoria, quindi non vedo come l’arbitro abbia dato il rigore». Parole sbugiardate dalle immagini: il pallone cambia eccome traiettoria, poiché si abbassa improvvisamente dopo il tocco di Hugo. Tocco che, secondo i fiorentini, è arrivato con i polpastrelli. Come se i polpastrelli si trovassero sul ginocchio…