Se l’era immaginata sicuramente diversa la sua 450ª panchina in Serie A Luciano Spalletti. Certo, è arrivata una vittoria, ma sono successe un paio di cose che non devono avergli fatto troppo piacere. Ci sono stati infatti degli screzi con due calciatori nerazzurri: Candreva e Keita. Li ha raccontati la Gazzetta dello Sport.
Con l’ex Lazio è successo che, al momento della sostituzione, il tecnico nerazzurro gli ha chiesto di dare la mano al subentrante Matteo Politano. Richiesta accolta da Candreva, ma contornata da un sonoro “Vaffa” all’indirizzo del tecnico poiché non ritevena di dover essere sostituito. Nulla di particolarmente eclatante.
Lo screzio con Keita è stato decisamente più “grave”: al termine della partita, mister Spalletti ha continuato a dare indicazioni all’ex senegalese reo di stare troppo largo. Questo “accanimento” ha suscitato del malessere nell’esterno nerazzurro, che ha battibeccato a lungo con l’allenatore interista sul terreno di gioco.
Proprio sullo screzio con Keita è tornato Luciano Spalletti al termine del match. Ecco le sue parole riportate dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: «Loro pressavano alto e noi avevamo tutte e tre le punte aperte, volevo che lui e Politano venissero più in mezzo al campo. Quando Keita è entrato da seconda punta ci ha messo le cose a posto, ci ha fatto respirare con la sua qualità. Poi si è isolato un po’ dal gioco e non riusciva a capire cosa volevo. Lui voleva portare la palla alla bandierina, giustamente… ma la comunicazione quando sei in panchina si fa così, presi dalla bramosia del momento. Non ho rimproverato niente a nessuno. Se poi anche dentro gli spogliatoi ci mordiamo, succede… ci piace morderci tra uomini».
Il tecnico nerazzurro, come al solito, ha spento sul nascere ogni possibile polemica grazie alla sua dialettica. Ora testa a Cagliari, sabato sarà un appuntamento da non fallire.