Marani critica la gestione societaria dell’Inter: “Troppa confusione, manca…”
Marani sulle pagine di Tuttosport critica la gestione societaria dell’Inter
All’indomani della vittoria dell’Inter ottenuta per due a zero ai danni del Cagliari, il vice direttore di Sky Sport Matteo Marani ha voluto analizzare la situazione societaria nerazzurra.Sulle pagine di Tuttosport il giornalista ha voluto mettere in chiaro una realtà del nostro campionato. La Juventus ed il Napoli sono le prime due squadre della Serie A. Gioco forza resta estromessa dai vertici del calcio italiano la città di Milano. Inter e Milan non sono più tra le squadre che dominano il campionato.
“Dopo essere stata per mezzo secolo la città di riferimento del calcio italiano in Europa, con 10 Champions vinte, la metropoli che si sente più internazionale di tutte da almeno un lustro è fuori dalla corsa scudetto. Questa rea la notizia nascosta di ieri – evidenzia Marani -. È un po’ come se Londra scomparisse dai primi posti della Premier League o Madrid dalla Liga. Il riassunto sta nella classifica degli ultimi 5 campionati: Juve punti 382, Napoli 337, Roma 322. Un podio immutato, invertendo 2° e 3° posto, nel triennio. Ma la sorpresa maggiore è al 4° gradino. Nemmeno qui c’è una milanese, bensì la Lazio con i suoi 277 punti. L’Inter è 5^ con 266, il Milan settimo (242), preceduto pure dalla Fiorentina”.
La situazione dell’Inter
Questa analisi da il “la” per un’analisi sulla realtà societaria dell’Inter. Per Marani resta inspiegabile che un socio di minoranza come Thohir possa essere ancora presidente. Inoltre i tre avvicendamenti ai vertici societari in pochi anni hanno fatto si che si creasse una forte confusione in casa nerazzurra. Basti guardare il mercato. I troppi, stando al giornalista, se ne sono occupati nelle ultime stagioni. L’Inter ora gode di una proprietà con grandi risorse economiche, ma mancherebbe la calma nella gestione.
“Da Moratti all’indefinibile Thohir (ancora oggi presidente, boh!), dallo stesso Thohir alla famiglia Suning. I soldi non mancano, la calma sì. Il mercato l’hanno fatto in troppi in questi anni: Ausilio, Sabatini, persino Kia Joorabchian”.