L’Inter, se vuole qualificarsi agli ottavi, deve vincere entrambe le sfide contro il PSV. Non sarà facile, nonostante, almeno sulla carta, gli olandesi siano inferiori. Però c’è un dato che sta togliendo il sonno a Spalletti: i biancorossi sono il miglior attacco d’Europa, avendo segnato ben 3,7 reti in media a partita.
Un numero impressionante che è stato possibile realizzare grazie ai due esterni offensivi Lozano e Bergwijn, senza dimenticare il centravanti De Jong, che ha già affrontato l’Inter nel 2012, però con la maglia del Twente. I tre, insieme, hanno segnato ben 15 reti solo in campionato. La retroguardia nerazzurra dovrà stare davvero attenta.
Ecco perché la sfida di domani sarà un vero e proprio crash test per Skriniar e compagni, che già hanno superato a pieni voti lo stesso test contro il Tottenham avendo, di fatto, neutralizzato Kane. Il tridente olandese è veloce e molto tecnico, fermarli non sarà affatto facile.
L’Inter potrà contare su due colossi per affrontare l’attacco del PSV, ovvero Skriniar e Stefan De Vrij, che conosce bene il calcio olandese per ovvi motivi. Proprio su De Vrij si sofferma l’attenzione della Gazzetta dello Sport in edicola oggi: “Stefan si è imposto con la calma dei forti. I suoi numeri su palle recuperate, difesa sui dribbling, contrasti, tiri respinti sono tutti di molto superiori alla media del ruolo, in Serie A. E risultati simili si vedono anche nelle statistiche che provano a riassumere la fase d’impostazione. Dati che confortano l’impressione visiva di chi lo applaude a San Siro”.
Ma a Eindhoven non sempre gli è andata bene. Nel 2010, un diciottenne De Vrij affrontò il PSV con la maglia del Feyenoord. La partita finì 10-0 per il club i Eindhoven. Risultato allucinante, figlio però di una espulsione al 34′ del primo tempo. E, sicuramente, della giovane età dell’ex Lazio.