(Inter News) Il sito della Gazzetta propone un’analisi interessante sulle cause delle maggiori difficoltà incontrate dalla squadra di Spalletti in questo avvio di campionato. Mentre con PSV, Samp e Tottenham la squadra ha messo in scena le prove migliori, Parma, Torino e Sassuolo hanno fatto vedere i sorci verdi agli uomini di Spalletti.
L’Inter dunque gioca meglio quando si trova davanti avversarie magari di livello più elevato ma che non rinunciano a giocarsi la partita a viso aperto. Le sofferenze arrivano invece quando incontra squadre che si racchiudono, con 10 uomini sotto la linea della palla e spazi in pratica inesistenti. La partita con la Spal rischia di essere un altro esempio di questa tendenza.
“Semplici è già pronto a “incartare” i nerazzurri. In partite così, contro difese chiuse, specialmente per una squadra che non ha una vera fonte di gioco capace di illuminare con un passaggio, servono più che mai giocatori capaci di saltare l’uomo e creare superiorità. Nell’Inter rispondono all’identikit principalmente in tre: Ivan Perisic, Keita Baldé e Matteo Politano. Se l’ex Sassuolo ha battuto più di un colpo in questo inizio di stagione, con due prestazioni più che positive nelle ultime due, il croato e il senegalese sono per ora al di sotto delle attese.”
Dopo un avvio promettente Perisic sembra essere tornato quello dello scorso inverno, periodo del black out di tutta la squadra che rischiò di compromettere l’intera stagione nerazzurra. La Gazzetta parla di preparazione ritardata causa mondiale come causa principale, mentre per Keita il discorso è diverso. Schierato nell’undici iniziale Con Bologna e Parma dove però doveva sostituire capitan Icardi al centro dell’attacco, un ruolo non proprio suo. Nelle altre gare solo spezzoni per l’ex Monaco, senza però trovare spunti di rilievo.
Fonte: Gazzetta.it