La Spal corre a vuoto, l’Inter ritrova il suo Incubo preferito
Inter News: Buona la sesta
(Inter News) Buona anche la sesta. Il filotto tra campionato e Champions iniziato con la vittoria a Marassi con la Sampdoria si allunga fino a riportare l’Inter nelle posizioni che gli competono. 45 giorni fa si parlava di una banda di scappati da casa, Conte era già in viaggio per la panca nerazzurra. Vedi un po’ come cambia la vita in poco tempo.
Stasera era una partita difficile, solo gli inesperti potevano pensare il contrario. La trasferta vittoriosa di Eindhoven ha richiesto un impiego di energie fisiche e soprattutto mentali che un gruppo ancora in via di consolidamento può non ritrovare per intero nell’arco di quattro giorni. Una delle differenza con la Juventus è anche questa, l’abitudine a giocare partite ravvicinate ad alta intensità fisica e nervosa. Tempo al tempo,la squadra crescerà anche da questo punto di vista, i prodromi si sono visti anche contro la Spal.
Gli uomini di Semplici hanno interpretato la gara come meglio non potevano e nell’unico modo a loro disposizione contro un’avversaria qualitativamente più attrezzata. Corsa e decisione. Forse sarebbe meglio dire tanta corsa e randellare di buzzo buono, i sei ammoniti spallini dal sig, Maresca parlano chiaro. Niente da obbiettare, sapevamo che sarebbe stata così, con la Spal portata sulle ali dell’entusiasmo dall’occasione e dal suo pubblico e l’Inter in attesa del primo spazio per colpire.
Torna l’Incubo (degli altri)
Quel che è risultato strano, alla fine dei 90 più recupero e conoscendo l’abilità tattica di Spalletti è stata l’incapacità di limitare l’azione dirompente di Lazzari. Conoscendo le caratteristiche del ragazzo, organizzare un raddoppio sistematico in seconda battuta per fermare l’esuberante laterale spallino doveva essere una delle prime mosse da studiare. Invece per tutta la gara Lazzari è stata la vera spina nel fianco dei nerazzurri, tutte le ripartenze si sono appoggiate su di lui, ha seminato panico sulla sua fascia di competenza e non solo.
L’Inter ha sfruttato quel che la Spal ha lasciato, anche perchè, lentamente ma con passo continuo sta ritrovando il suo Incubo, quello con la I maiuscola, suo solo per la maglia che indossa, perchè i sonni li rovina di nuovo settimanalmente a chiunque gli si pari davanti. Icardi, l'”animale dell’area di rigore” ammutolisce due volte il Paolo Mazza e potevano essere tre se il disattento Keita non avesse ciancicato un pallone meraviglioso in un due contro zero nato da un errore della difesa avversaria nel primo tempo.
L’Incubo è tornato, due gol e tutti a casa olè. Il resto della squadra ha giocato la sua partita (chi più chi meno) con qualche sbavatura di troppo a centrocampo orfano del fosforo e dei chilometri corsi da Brozovic. Solo Miranda ha avuto una serataccia con il secondo rigore procurato dopo Sassuolo e una difficoltà continua a vedersela con Petagna, non proprio Van Basten. La sosta arriva forse per la prima volta al momento giusto, i ragazzi di Spalletti hanno bisogno di rimettere fieno in cascina. Anche perchè alla ripresa sarà tour de force con il derby, il Barcellona al Nou Camp e la Lazio.