Sky Sport 24, attraverso le parole dell’inviato Andrea Paventi, che segue da vicino le vicende relative al mondo Inter, ha analizzato il momento della squadra nerazzurra. Icardi resta il trascinatore della squadra guidata da Luciano Spalletti. Il capitano ha “risolto” le gare contro PSV e Spal, oltre ad aver segnato un importante rete contro il Tottenham. Da questo punto di vista non è cambiato praticamente nulla, se non il modo di giocare del numero 9 argentino. Grazie alla “cura” del tecnico Spalletti Icardi si sta impegnando a partecipare di più al gioco, e l’intera squadra ne sta beneficiando.
Un’altra cosa rimasta invariata è il fattore Perisic. Il croato è ancora il giocatore più decisivo della squadra, grazie alle sue due reti e ai due assist. L’ultimo proprio domenica sera a Ferrarra. Icardi e Perisic confermano quindi il loro peso per la squadra. La differenza sta in un altro aspetto. Le 12 reti messe a segno dall’Inter sono state firmate da 9 giocatori diversi.
Questa è un’importantissima novità, visto che questi numeri confermano che un grande problema della passata stagione è stato risolto. Un anno fa infatti l’Inter riusciva a trovare la strada del gol solo grazie ad Icardi e Perisic. Ora invece gli uomini di Spalletti di sono trasformati in una vera cooperativa del gol.
Andrea Paventi continua la sua analisi e pone l’attenzione sugli esterni d’attacco. I giocatori che devono dialogare con la punta si stanno rendendo importanti nel gioco di Spalletti. Di Perisic già è stato detto, mentre la vera novità è Matteo Politano. L’ex Sassuolo è insieme a De Vrij il migliore dei nuovi, e sta sfoderando il suo repertorio fatto di corsa, tecnica, qualità e quantità. Contro il Cagliari è arrivato l’importantissimo primo gol con l’Inter, che gli ha permesso di sbloccarsi. L’unica area di miglioramento al momento sembra essere il numero di palloni persi.
A questo si aggiunge anche un Candreva che sembra ritrovato, e che sembra aver beneficiato della concorrenza che ha reso meno scontato il suo posto da titolare. L’ex Lazio è riuscito anche a ritrovare la via del gol, che aveva smarrito per un anno. L’unico che sembra essere indietro al momento è Keita, che è stato impiegato da prima punta e da esterno d’attacco, ma che sembra ancora lontano dal giocatore che ha stregato Spalletti.