Vedere la Germania col fiatone non è cosa di tutti i giorni, ma ieri sera sembrava quasi di captare dal video il fiato corto di Muller, Kroos e compagni. Indubbiamente non si è vista la versione tedesca più frequente, ma è doveroso mettere nel giusto risalto una nazionale olandese che sta tornando squadra. E che squadra, se proseguirà la crescita di certi suoi giovani, diversi non proprio “tulipani” D.O.C. ma assolutamente naturalizzati in un gruppo che minaccia di rinverdire i fasti dell’Olanda che fu. Presto per scomodare nomi come Crujff, Krol, Van Basten tanto per semplificare, ma le prospettive iniziano a diventare color gazzetta. La notte di Rotterdam ha visto riaccendersi le stelle, dopo anni di oscurità. Gli “orange” hanno messo in mostra, si, qualche punto da migliorare, perdendo palloni utili per precipitazione e inesperienza, ma hanno anche offerto giocate pregevoli e azioni a tratti esaltanti. Velocità nel giro palla, agonismo e fisicità da ottimo livello; contro una squadra da sempre tosta come la Germania sono emerse queste ed altre qualità anche nei singoli. Giocatori come Van Dijk, Depay e Wijnaldum non sono stati solamente i marcatori dei 3 gol calati sul groppone dei frastornati tedeschi, ma anche la conferma dell’inizio di un’ascesa generale della nazionale olandese. Partite come questa hanno fatto lievitare non solo la loro quotazione di mercato, ma quella dell’intera squadra in prospettiva futura. Il risultato dice tutto, e la differenza poteva anche essere maggiore…