Ormai ci siamo: tre giorni e sarà derby di Milano. E sarà una sfida nella sfida tra Mauro Icardi e Gonzalo Higuain, i numeri 9 delle due squadre. Proprio del 9 milanista parleremo, poiché ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. «Tutti I derby hanno un sapore speciale. Stavolta sarà lo stesso, anche perché è il primo col Milan. Sarà bello giocarlo. Stiamo vivendo l’attesa con tranquillità, concentrazione e voglia di farebene. Il fatto che San Siro sarà quasi tutto dalla loro parte per noi sarà una spinta in più. Questo è un derby caldo, assomiglia a quello di Madrid. E poi giocare a San Siro è bellissimo, e lo posso affermare anche da avversario».
Questo il pensiero dell’argentino sul suo primo derby di Milano. Poi ha parlato della sfida contro la coppia interista Skriniar De Vry: «Sono entrambi difensori tosti, ed è bello giocare contro gente così, perché ti dà stimoli e dà gusto. Specie quando fai gol…». Insomma, l’ex Juventus è pronto a tutto per portare i suoi alla vittoria.
Non poteva mancare la risposta a Radja Nainggolan, che ha dichiarato ieri che l’Inter ha giocatori più forti di quelli del Milan: «E’ ovvio che dica cose del genere, fa bene. Ognuno difende gli interessi del proprio club. Io posso solo dire che noi abbiamo i mezzi per vincere il derby». Infine, un pensiero su Icardi, suo connazionale: «Gli ruberei l’abilità nel colpo di testaele tempistiche in area: è un assassino».
Higuain ha lasciato la Juventus dopo che solo due stagioni fa era stato acquistato per la cifra record di 94 milioni di euro. E alla Gazzetta ci ha tenuto a specificare che non è stata una sua decisione quella di andare via: «Dentro di me quel giorno (finale di Coppa Italia, ndr) ho avuto la sensazione che sì, forse sapevo che si era rotto qualcosa. E poi hanno preso Ronaldo. La decisione di andare via non è mia. Ho dato tutto per la Juve, ho vinto diversi titoli, dopo di che è arrivato Cristiano, il club voleva fare un salto di qualità e mi hanno detto che non potevo restare e che stavano provando a cercare una soluzione. La soluzione migliore è stata il Milan».
Infine, una precisazione: «Non ho nessun sentimento di rivalsa nei confronti della Juve. Il mio è un sentimento di affetto perché mi hanno trattato benissimo. Compagni e tifoseria mi hanno dato un affetto enorme. Però non ho chiesto io di andare via. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Al Milan ho avuto da subito un amore grandissimo e così mi hanno convinto».