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Barella calma le acque e chiarisce: “Non andrò via per soldi, tifo Cagliari”

Il centrocampista è l’oggetto del desiderio dell’Inter

Nicolò Barella è sicuramente tra gli obiettivi di mercato dell’Inter, difficile a gennaio ma non impossibile nella sessione di calciomercato estiva. Il centrocampista del Cagliari, che tanto bene sta facendo con i rossoblu, è stato recentemente convocato anche da Mancini in Nazionale.

Le attenzioni di tanti grandi club sono tutte su lui. Inter, Milan, Roma, ma anche la Premier League. Il classe 97 è stato intervistato in esclusiva da Sportweek, dove ha parlato dei suoi idoli e ha anche chiarito qual’è la sua squadra del cuore.

Queste le sue parole: “Sono una mezzala. Da trequartista sono libero di muovermi, ma sono meno utile nella riconquista del pallone. Davanti alla difesa faccio più filtro, ma vedo meno la porta avversaria. Il ruolo di mezzala mi permette di difendere e inserirmi”.

Barella ha poi detto la sua sul paragone con Nainggolan, passato proprio all’Inter in estate e a cui è legato da una bella amicizia. I due hanno anche lo stesso procuratore: “Ci sta per la comune interpretazione della partita. Non molliamo niente, nessuno dei due. E ci sta nel modo in cui scivoliamo per recuperare palle. Ma lui è più forte fisicamente”.

Poi il capitolo tanto discusso nei giorni scorsi, con lo scopritore di Barella che dichiarò che fosse innamorato dell’Inter: “No. Ho sempre tifato Cagliari. E’ anche vero però che in casa mia sono tutti interisti e quindi da bambino ero contento quando vinceva l’Inter”.

Modelli, idoli, e il migliore nel ruolo: “Del Piero era l’idolo, il modello Stankovic: per intensità e tiro. Era un giocatore che mi riempiva gli occhi. Modric è il migliore nel mio ruolo, vede il gioco prima di tutti. Poi Nainggolan e Khedira”.

Ultimo inevitabile passaggio sul suo futuro, con il calciatore molto chiaro: “Se e quando dovessi andare via non sarà mai per soldi, ma solo per ambizione. A me non interessano la Ferrari o il super attico. Mi tolgo i miei sfizi, ma non gioco a calcio per farmi la macchina bella”.

Fonte: Sportweek