Zhang subito a muso duro: giovane si, ma con 70 miliardi che aiutano

Inter News: Zhang sotto pressione per l’età

(Inter News) Durante l’incontro di Steven Zhang con la stampa non poteva non emergere con forza la giovane età del neo Presidente. 27 anni che ne fanno il più giovane Presidente della storia dell’Inter. La risposta è stata chiara ed ha chiuso ogni possibile replica, partendo dal fatto che da due anni studia la società da dentro, già con incarichi e deleghe di grande prestigio e responsabilità.

Ha rivendicato il lavoro fatto con il management, ha rivendicato il quarto posto che vuol dire Champions, ha rivendicato, con orgoglio la sua giovane età, al pari di altre grandi esperienze internazionali . Altri giovani che si sono fatti largo a suon di idee e di innovazione come Mark Zuckerberg , creatore di Facebook, o Elon Musk, anima di Tesla.

70 miliardi di serenità

E poi la precisazione più importante, quella che convince tutti a prescindere. Poter lavorare con assoluta serenità avendo alle spalle quale azionista di riferimento un gruppo che produce ricavi per 70 miliardi di euro all’anno. Dunque nessun problema per lui, anzi, solo un grande orgoglio.

Quello della giovane età di Steven Zhang può diventare un tormentone fastidioso. Anche per questo il neo Presidente avrà occhi e fucili di addetti ai lavori puntati 24 ore al giorno 365 giorni all’anno. Ci saranno eserciti di persone pronte a cogliere l’occasione di un suo piede in fallo o, come sempre avviene quando si parla di Inter, a lavorare per creare polemiche e difficoltà.

Bene ha fatto a chiarire di non essere per niente intimorito, anzi richiamando i due imprenditori statunitensi ha dimostrato di essere ambizioso e attento alle dinamiche dell’innovazione tecnologica. Infine il richiamo finale alla potenza del gruppo Suning del padre Zhang Jindong, una sorta di ciliegina ma anche un alert messi sulla torta a ricordare di chi stiamo parlando e delle sue dimensioni economiche.

Dunque grande chiarezza di idee da parte del Presidente, e grande spirito di presenza rispetto a domande anche pericolose. Un esordio come meglio non poteva fare, che merita un applauso da tutto il mondo nerazzurro.

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Giacomo Beretta