(Inter News) La striscia vincente dell’Inter tra campionato e Champions (con l’unica eccezione del Nou Camp) poggia su diversi elementi. L’armonia del gruppo in primis, la perfetta simbiosi tra società e squadra, il lavoro sul campo di Spalletti e quello psicologico con i suoi ragazzi.
I risultati si vedono sul campo e anche nei numeri delle statistische. Una delle più importanti di queste parla chiaro: l’Inter ad oggi ha la migliore difesa del campionato. Le sei reti incassate parlano di una solidità difensiva che i tre “ministri” Skriniar, De Vrij e Miranda, con l’aiuto di Vrsaljko e D’Ambrosio sulle fasce, assicurano costantemente, chiunque sia chiamato a scendere in campo. Il merito di questo risultato è senz’altro dei giocatori e di Spalletti. Ma c’è un altro protagonista di questo elemento, un uomo troppo spesso dimenticato dalle cronache ma che ha un valore enorme nella scelta delle opzioni tattiche e nello spogliatoio.
Giovanni Martusciello era la punta esterna nell’Empoli di Spalletti, la loro storia fatta di stima è iniziata lì. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Martusciello si è preso l’Empoli, come allenatore prima, come vice di Sarri e Giampaolo dopo. Anni in cui la squadra toscana ha sempre avuto risultati apprezzabili anche grazie all’esperienza del tecnico campano.
Martusciello non è uomo da luci della ribalta ma oggi pochi come lui sanno di difesa. La sua competenza nell’organizzazione della fase difensiva è ben conosciuta ed apprezzata tra i manager della serie A. Talmente apprezzata che la scorsa estate è stato sul punto di salutare Spalletti e la Pinetina destinazione Inghilterra. Non è un caso che proprio Maurizio Sarri lo abbia chiamato, meglio dire lo ha tampinato per portarlo con sé al Chelsea. Spalletti lo ha convinto a rimanere, per la fortuna sua e dell’Inter.
Non è sbagliato affermare che il vero ministro della difesa nerazzurra è proprio lui, lo stratega, l’organizzatore del reparto su cui l’Inter sta costruendo la sua stagione, insieme ai gol di Maurito Icardi.