(Inter News) Oggi compie 46 anni una delle stelle più fulgide che abbia mai vestito la maglia dell’Inter, Luis Figo. Arrivò all’Inter nel 2005, a 33 anni. Ma non venne certo a svernare a Milano, venne a giocare 140 partite, a vincere 4 campionati, 3 Supercoppe, ed una coppa Italia. Oggi il fuoriclasse portoghese ha rilasciato una intervista a Dazn in cui ha parlato dei suoi anni nerazzurri. C’è materia in abbondanza per non restare delusi dalle sue parole.
Al di là delle belle parole per quegli anni e per le vittorie, Luis ha affondato la lama su Roberto Mancini. “Mancini? È stata una delle persone che più mi hanno umiliato nella mia carriera sportiva. Ma gli auguro il meglio, in questo momento occupa una posizione importante nel calcio italiano e spero che la Nazionale ritrovi il posto che merita”. Figo ricorda che il suo rapporto con il Mancio fu normale fino al gravissimo infortunio che gli costò la frattura del perone destro. Dopo il rientro il rapporto tra i due si era incrinato e due episodi su tutti avevano addolorato l’ex Pallone d’oro.
Il primo in un Inter Fiorentina, quando il tecnico lo mandò in campo a due minuti dal triplice fischio, il secondo nel ritorno di Champions a Liverpool, quando si rifiutò di entrare alla mezz’ora della ripresa dopo un lunghissimo riscaldamento e sul risultato di 1 a 0 per i Reds dopo che già all’andata l’Inter aveva rimediato un brutto 2 a 0.
Figo invece ha avuto parole di grande stima ed affetto per Massimo Moratti e per Zanetti.
Moratti “è stato una delle persone del mondo del calcio più importanti nella mia carriera, a livello sportivo ma anche a livello personale. Per l’affetto, lo chiamo papà, è stato importantissimo nei quattro anni che ho vissuto all’Inter“. Per l’ex capitano nerazzurro un pensiero affettuoso: “un amico, un gran capitano e professionista. È stato bellissimo giocare con lui”.
Fonte Dazn