Inter: ancora una vittoria e ancora una bella prestazione per i nerazzurri che ottengono i tre punti contro un Genoa poco combattivo. I rossoblu dopo aver speso molto contro il Milan, non hanno retto all’onda d’urto subendo cinque gol. Non si vogliono togliere meriti alla squadra di Spalletti perché in ogni caso l’organizzazione si è rivista di nuovo e ha sicuramente contribuito a fare la differenza.
Non c’è però da fermarsi. Gli impegni ravvicinati non consentono di gioire per un successo che è un piccolo passo che deve sommarsi ad altri per raggiungere l’obiettivo finale. In mezzo a tutto ciò poi, c’è la Champions che è un onore giocarla ma è anche una fonte economica molto importante per alimentare il progetto tecnico.
Spalletti sogna e fa sognare perché rievoca emozioni forti, sentimenti simili a quelli che precedono battaglie epiche ma allo stesso tempo predica calma. Questa è assolutamente necessaria perché è vero che non si vogliono fare paragoni con l’Inter di Moratti e di Mourinho, ma è altrettanto vero che le crisi periodiche e di Dicembre quest’anno vanno assolutamente limitate se non del tutto eliminate.
I nerazzurri devono pensare al passato come ispirazione, non come peso. Guardare avanti con coraggio e non con il timore di ricadere nello stesso errore. Lo slogan dice: “Uomini forti destini forti…”. In realtà è un mantra, una sorta di marchio di fabbrica necessario per stare all’Inter.
Non si tratta più infatti di essere antagonista di qualcuno, bensì di dimostrare di essere l’Inter. È questo che Spalletti e la società tutta stanno perseguendo: la creazione di una identità precisa e unica come base per il raggiungimento degli obiettivi. Un pezzettino alla volta e il resto verrà da sé.